E’ possibile vendere pere mature al supermercato? Sì, sempre

I retailer inglesi e francesi puntano sul packaging per soddisfare pienamente il cliente [CASE HISTORY]

E’ possibile vendere pere mature al supermercato? Sì, sempre
La campagna delle pere estive italiane è cominciata quest'anno con largo anticipo rispetto alla normalità.

Benché la costituzione di Opera abbia portato una nuova ondata di sana competizione, nel nostro Paese il pregiato frutto sta scontando una riduzione marcata degli acquisti nella grande distribuzione organizzata dall'inizio del millennio. Lo sappiamo bene. E una delle azioni più indicate dagli addetti ai lavori per cercare di invertire il trend negativo è l'offerta di un prodotto al giusto grado di maturazione. Il problema è che ancora oggi di pere mature nei supermercati italiani non se ne vedono, a fronte di una gestione nel punto vendita troppo difficoltosa per l'estrema delicatezza del frutto.

Risultato? Compriamo le pere dure come sassi al supermercato, le portiamo a casa, aspettiamo per molti giorni che maturino e poi le mangiamo. Peccato che questa azione possa essere plausibile solo per un appassionato over 50, non certo dalla vasta platea di giovani consumatori che, tra l'altro, dimostrano di apprezzare ampiamente il gusto della pera nei succhi di frutta. L'azione che ci troviamo obbligati a fare è andare dal fruttivendolo che, se bravo, ci proporrà o una succulenta pera al giusto grado di maturazione da consumare subito o una pera immatura per il consumo ideale nella settimana successiva.

Ma non è impossibile vendere pere mature al supermercato. I nostri "amici" della Gdo inglese e francese, quasi come sempre prima di noi italiani, hanno infatti approfondito queste problematiche e stanno stimolando le vendite con la proposta di piccole confezioni di ultima generazione in cui pere al giusto livello di maturazione vengono adagiate su una soffice nicchia alveolata, protetta da un top trasparente rigido e protettivo.

Regno Unito: la soluzione sta nel mix di offerta, 2+2

In particolare, Tesco e Sainsbury's nel Regno Unito sviluppano con successo la soluzione di 4 pere, di cui 2 al giusto livello di maturazione, che vengono offerte all'interno di vassoi in polistirolo espanso alveolato con hard top (o "blister") in PET e filmato con film estensibile: un packaging "intelligente" e "meccanizzabile" che non macchia all'esterno la pera matura e che può consentire di ridurre gli scarti di prodotto nei Ce.Di. e sul punto di vendita così come i costi logistici e di manodopera, andando così incontro anche alle esigenze di efficienza dei grandi gruppi di produttori. I frutti maturi sono sempre e solo 2 per altrettanti motivi molto semplici, e tra loro interrelati: da una parte, per il consumatore inglese ha poco senso comprarne di più considerata la velocità di deperimento; dall'altra la volontà del retailer di impegnarsi per ridurre gli spechi. 

Nella foto di apertura: confezioni Tesco da 4 pere "Eat me - Keep me" ("Mangiami - Tienimi"): 2 pere presentano un grado di maturazione ideale per essere consumate subito, mentre alle altre 2 viene apposto un bollino "Keep me" proprio per far capire al consumatore che vanno fatte maturare qualche giorno a casa.


Confezioni Sainsbury's: la logica è pressoché la stessa di Tesco, ma le 2 pere mature hanno il bollino "Ready to eat" (Pronte da consumare)

Pere mature al punto giusto: anche in Francia è realtà

Anche Carrefour, in Francia, dove usi e costumi alimentari sono più simili a quelli italiani, dimostra una sensibilità spiccata al tema della maturazione. Motivo per cui il gruppo commercializza frutti al giusto livello di maturazione in cestini in PET con coperchio a cerniera e con un alveolo nero a protezione del frutto. Da "bello e impossibile" il frutto diventa "bello e possibile". Una magia? No, solo una soluzione innovativa di packaging.


Confezioni di pere mature al punto giusto di Carrefour Francia

Le proposte dei gruppi distributivi europei, dunque, stanno soprattutto nella consapevolezza che il packaging è un driver chiave per poter soddisfare pienamente il cliente. L'etichetta è inoltre sempre curata per poter dare delle informazioni molto chiare e dirette al consumatore. Auspichiamo di vedere queste cose anche in Italia. Provare non nuoce, soprattutto perché nel settore del packaging ortofrutticolo ci difendiamo bene, per non dire benissimo.  

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