Bastoni: partenza sprint delle albicocche, lievita il progetto Extra per le pesche

Il Dg Apofruit: spiccano nuove varietà e biologico, più segmentazione, export in crescita

Bastoni: partenza sprint delle albicocche, lievita il progetto Extra per le pesche
Inizio sostanzialmente positivo per la frutta estiva di Apofruit Italia, che punta sempre più su presidio della fascia alta di mercato, innovazione varietale ed export per garantire valore aggiunto alle referenze dei propri soci. Il caso emblematico, spiega a Italiafruit News il direttore generale Ilenio Bastoni, è quello delle albicocche, per le quali gli sforzi tesi a migliorare l’offerta hanno prodotto un’estensione del periodo di commercializzazione e un incremento dei consumi.



“Le albicocche Apofruit, coltivate in Emilia Romagna, Basilicata e Nord Puglia, sono partite con quotazioni molto positive, tra i 30 e i 40 centesimi al chilo in più al chilo rispetto al 2014”, spiega Bastoni. “In alcune aree le piogge cadute durante la fase di raccolta hanno causato problemi alle varietà precoci ma da una decina di giorni a questa parte le operazioni procedono al meglio. E i mercati ci stanno dando soddisfazione. Si amplia considerevolmente la forbice tra vecchie e nuove varietà, così come tra biologico e prodotto convenzionale: un segnale preciso su quale debba essere la strada da intraprendere per tornare a dare valore alle produzioni. Sul fronte dei volumi, il dato atteso è in linea con quello della scorsa stagione, attorno alle 6.000 tonnellate, con una diminuzione del precoce ed una decisa crescita del medio-tardivo”.



Buon avvio anche per pesche e nettarine (Apofruit Italia ne produce in Emilia Romagna, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia) “anche se- tiene a precisare Bastoni - siamo agli albori della campagna; il ritardo di produzione nel Sud del Paese ha generato una parziale sovrapposizione con altre aree, ma i prezzi iniziali dei frutti emiliano romagnoli sono superiori a quelli del 2014”. Quanto ai volumi, potrebbe verificarsi una leggera flessione rispetto alla precedente campagna in virtù di una resa lievemente inferiore delle varietà precoci. 

Apofruit Italia svilupperà in questa campagna il progetto Extra, che si prefigge di elevare il livello qualitativo e gustativo di pesche e nettarine: i soci che conferiscono un prodotto di alta qualità saranno premiati con un prezzo di liquidazione sui calibri AA e oltre superiore di almeno 25 centesimi al chilo. Confezioni ad hoc caratterizzano le pesche “Extra” per distinguerle anche visivamente. “Il preventivo di adesione da parte dei soci è confortante - rivela Bastoni - tanto che dovrebbero quintuplicare i volumi per attestarsi attorno ai 12 mila quintali: d’altronde in un mercato che si sta sempre più segmentando, dobbiamo cercare di collocare il più possibile un prodotto di fascia alta..”.



Inizio positivo e listini superiori al 2014 anche per le susine, mentre per le ciliegie siamo di fronte ad un annata di piena produzione e la situazione si conferma difficile: “i calibri medio-grandi  spuntano valori accettabili mentre per i medio-piccoli la situazione è pesante”, spiega il direttore generale di Apofruit Italia, che negli ultimi anni ha triplicato gli impianti nella zona di Vignola ed è presente inoltre in Romagna e Puglia.

Per quanto concerne l’export, da una decina di giorni sono iniziati i primi invii di frutta estiva per via aerea e tra un paio di settimane sarà la volta delle spedizioni con i container, per nave; in questo caso i volumi dipenderanno anche dalla tenuta dei frutti, strettamente collegata all’andamento climatico. “La nostra politica - conclude Bastoni - si conferma quella di andare a caccia di nuovi mercati extra europei proponendo frutta di qualità; i primi carichi destinati all’estero sono quantitativamente superiori a quelli della scorsa estate”.

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