«Opera prepara il debutto: ecco come ci siamo organizzati e perché funzionerà»

Il presidente Aldrovandi: 8 gruppi di lavoro in azione, partiamo a metà luglio. Più valore al prodotto e più export

«Opera prepara il debutto: ecco come ci siamo organizzati e perché funzionerà»
Opera lavora sodo per preparare la stagione del debutto:  la nuova realtà che aggrega 18 primarie realtà di settore (Agrintesa, Alegra, Apo Conerpo, Apo Scaligera, Apol Industriale, Cico, La Diamantina, FruitModena Group, Iaffa, Ital-Frutta, Mazzoni, Naturitalia, Op Ferrara, Op Francescon, Opera, Orogel Fresco, Patfrut, Sant'Adriano) cui fanno riferimento oltre 7.500 ettari di pereti per circa 200 mila tonnellate di prodotto, attende con fiducia il battesimo del fuoco per il quale mette in campo le migliori professionalità. 

Si parte a metà luglio

Italiafruit News ha incontrato il presidente Adriano Aldrovandi (nelle due foto), eletto lo scorso 29 maggio al vertice della struttura dall’assemblea dei soci che ha nell’occasione approvato lo Statuto, per farsi spiegare finalità e funzionamento dell’ambizioso sodalizio diretto da Luca Granata. “A metà luglio la raccolta delle prime varietà, in primis Carmen e Santa Maria, segnerà l’avvio della campagna 2015-2016 e la struttura è impegnata affinché tutto sia pronto e funzioni”, spiega Aldrovandi, leader di Fruit Modena Group, principale azienda del raggruppamento in virtù dei circa 2.000 ettari in produzione.

Quaranta professionalità concentrate in otto gruppi di lavoro

“Una quarantina tra i migliori elementi delle società aderenti sta seguendo, da circa un mese, otto gruppi di lavoro focalizzati su logistica, amministrazione, commerciale e vendite, informatica, acquisti collettivi, marketing e comunicazione, aspetti legali, personale; un nono, ambito, quello delle procedure, è di competenza del direttore generale. Gli incontri in questa fase sono praticamente all’ordine del giorno, mentre settimanalmente si riunisce il coordinamento generale dei responsabili dei gruppi per tirare le somme”.

Il Cda del 25 giugno "licenzierà" metodo di raccolta e foglio di classifica

Prossimo passo “ufficiale”: l’approvazione, nel Cda in programma per il 25 giugno, del metodo di raccolta e del foglio di classifica che martedì 16 verranno elaborati e “licenziati” dai gruppi competenti. Opera fatturerà ai clienti e provvederà poi a ripartire gli incassi in base alle campionature d’entrata in base ad un meccanismo già stabilito.



Brand a fine anno o inizio 2016

“Nella prima fase ci concentreremo soprattutto su logistica, ritiri, conservazione e commercializzazione, mentre marketing e brand verranno sviluppati entro fine 2015 per essere pronti, con il marchio Opera, a gennaio 2016 se non prima”, aggiunge Aldrovandi. Che puntualizza: “Opera vuole tornare a dare reddito ai produttori che negli ultimi anni hanno progressivamente abbandonato la coltura a causa della difficoltà di coprire i costi di produzione; lo step iniziale, la priorità, è proporre frutti omogenei, di qualità standard elevata, per migliorare il posizionamento, abbinando gestione ottimale e servizio”. 

Obiettivo 50% in più di estero tra vecchi e nuovi mercati

In Italia, ma non solo: “Il principale riferimento resta il mercato interno, dove basterebbe vendere un frutto in più al mese a chi già  consuma pere per ottenere risultati importanti, ma guardiamo con interesse anche all’export, fondamentale per ridurre la pressione nella Penisola: ci poniamo l’obiettivo di passare dall'attuale 20% al 30% con un aumento quindi dell’estero del 50%, aumentando il lavoro sui paesi già battuti da anni ma anche  introducendo altre destinazioni, obiettivo che consideriamo raggiungibile in due tre anni”.

Omogeneizzare il prodotto garantendo qualità standard elevata

“Ci sono tutte le condizioni - sottolinea il presidente - per recuperare “quote di pancia”, per tornare a far crescere il business invertendo la tendenza sul fronte degli ettari dedicati, a patto di lavorare bene. All’inizio ciò vuol dire soprattutto omogeneizzare il prodotto garantendo al consumatore frutti eccellenti: Opera è qui per questo, è un’unione che coglie il meglio di ogni realtà aderente per cambiare impostazione e futuro alla pera”.

Un'impostazione innovativa, accantonati i campanilismi

Aldrovandi non nasconde che l’impegno è rilevante (“si stanno unificando 18 sistemi di gestione diversi”) e rivela che all’inizio prevaleva il campanilismo “ma - aggiunge - ora tutti guardano al futuro per raggiungere al meglio l’obiettivo comune”. 
“L’impostazione di Opera è innovativa - aggiunge Aldrovandi - e può essere replicabile su altre materie prime espressione di un’area produttiva limitata. Non solo nell’ortofrutta: penso, ad esempio, al parmigiano reggiano”.  

Gli auguri a chi ha scelto un'altra strada...

E la proposta alternativa lanciata da Apofruit, Salvi, Granfrutta Zani, Pempa Corer/Terremerse, Spreafico/OpKiwiSole? “Diciamo loro in bocca al lupo ed esprimiamo l’auspicio che, in futuro, ci siano gli spazi per lavorare in modo coordinato prima e arrivare ad un unico polo poi”, la risposta di Aldrovandi. “Non nascondiamo che all’inizio puntavamo a raggiungere i 12 mila ettari complessivi. Ma non abbiamo rimpianti né incertezze: riteniamo che la specializzazione rappresenti, assolutamente, un valore aggiunto…”. 


Produzione 2015: qualità ok, volumi inferiori, pezzatura medio alta

Dal punto di vista produttivo le premesse sono positive: “i volumi di pere dovrebbero essere inferiori alla scorsa stagione, la pezzatura medio alta, la qualità buona”. Dopo i primi stacchi di luglio, si entrerà nel vivo con la Williams nella prima quindicina di agosto, Conference e Decana nella seconda metà del mese e la “regina” Abate nei primi venti giorni di settembre. Obiettivo di fatturato? “Stimando un produzione media di 280 quintali ad ettaro per 210 mila tonnellate si possono realisticamente raggiungere e superare i 200 milioni di euro”.

In futuro Opera, concentrata sulla produzione integrata (il conferimento del biologico non è al momento obbligatorio), si dedicherà anche all’innovazione varietale

Copyright 2015 Italiafruit News