Pugliese a Marca: produttori di IV gamma in guerra tra loro

E ancora: promozioni come cocaina per la Gdo. Moncalvo: servono strategie nuove

Pugliese a Marca: produttori di IV gamma in guerra tra loro
Ieri, durante il convegno di apertura della fiera bolognese Marca, è stata realizzata una tavola rotonda per discutere sul possibile ruolo che può giocare la distribuzione moderna nel rilancio dell'agroalimentare italiano di qualità. Di seguito i punti principali emersi nel dibattito.

Francesco Pugliese, Presidente di ADM ha trattato due temi che toccano direttamente il settore ortofrutticolo.

Il declino della IV gamma

"La IV gamma era una categoria dove sia l'industria che la distribuzione guadagnavano". Così Pugliese ha iniziato il discorso relativo al comparto della IV Gamma, spiegando di seguito come la mancanza di analisi approfondite sulla possibile evoluzione del mercato abbia attratto innumerevoli nuovi attori del mondo della produzione, definiti scellerati, che hanno generato a loro volta un eccesso di offerta che ha innescato una competizione sui prezzi non sostenibile. "Oggi è la produzione che si fa la guerra da sola, la Distribuzione Moderna sta a guardare".

Secondo Pugliese la deriva del comparto è stata indotta da questo meccanismo che si potrebbe risolvere se "...qualche investitore di livello, probabilmente dall'estero, con una buona dotazione disponibile, decidesse di penetrare il mercato e eliminare gli scellerati che hanno messo in atto questo fenomeno di eccesso di offerta, seguendo quanto, tra l'altro, è già avvenuto in altri settori".


Francesco Pugliese, Presidente ADM

La Marca del Distributore ha subito una battuta d'arresto

Ma attenzione a generalizzare. Pugliese ha evidenziato infatti come in Italia la quota di mercato della MDD vari sensibilmente da insegna a insegna, dall'8% fino al 28%. La MDD, con l'investimento in segmenti come il premium, il Bio e il Local ci ha messo la faccia più dell'industria di marca e della produzione, afferma lo stesso Pugliese. Nell'ambito della discussione, il Presidente di ADM ha inoltre specificato che "la pressione promozionale per l'industria e la grande distribuzione è come la cocaina, ad un certo punto non si riesce più a farne a meno" evidenziando la pericolosità e la velenosità di tale pratica che quest'anno ha investito principalmente i prodotti a marchio industriale.

«I tempi stanno cambiando»

Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti ha sottolineato che i tempi sono cambiati: "Qualche anno fa si indicava in modo unico la frase se sei grande vinci, mentre ora le cose stanno cambiando". "Le analisi presentate oggi (clicca qui per leggere l'articolo), esprimono la volontà di guardare oltre al vecchio concetto". Il Presidente ha inoltre confermato la possibilità di perseguire strade simili a quelle delle mele trentine per alcune filiere agricole e che per il sistema agro alimentare bisogna iniziare a puntare sulle strategie piuttosto che su tattiche di breve periodo.

Guido Folonari, delegato Confagricoltura ai rapporti GDO, ha puntualizzato l'importanza di creare e valorizzare contenuti che sostengano la comunicazione dell'agroalimentare di qualità oltre all'imperativo di cambiare mentalità in fase di aggregazione per raggiungere masse critiche di prodotto.

In fase di chiusura del tavolo, Luca Bianchi, Capo dipartimento MIPAAF, dopo un intervento video del Ministro Martina, ha sottolineato l'importanza dei contenuti trattati durante il convegno rimandando la discussione operativa ad un tavolo presso il Ministero, augurandosi che questa crisi economica abbia almeno esaltato la capacità di mettersi assieme nel settore agricolo.

Copyright 2014 Italiafruit News