Il convegno Peschicolo lancia «Stony Hard»

Dal Cra-Frf nuove selezioni di pesche croccanti, dolci e che durano un mese sulla pianta

Il convegno Peschicolo lancia «Stony Hard»
La sessione tecnico-scientifica del 27° convegno Peschicolo di Ravenna ha avuto l'obiettivo di presentare le più aggiornate novità in materia di innovazione varietale, tecnologica e agronomico-sanitaria, quali fattori che, secondo il Prof. Silviero Sansavini dell'Università di Bologna, moderatore dell'incontro, rappresentano i "presupposti di una possibile e motivata rinascita culturale-produttiva, da tutti auspicata".

Dopo aver ricordato che il convegno Peschicolo, nato nel 1955, è il più antico convegno italiano del settore agricolo, il Prof. Sansavini ha evidenziato come la Romagna in questo lungo percorso sia stata spesso anticipatrice delle linee evolutive della peschicoltura nazionale. Sansavini ha quindi auspicato che dal convegno possa uscire un "vigoroso messaggio di speranza, un atto di fiducia nella peschicoltura del futuro che attinge dalla consapevolezza che ancora una volta, se i peschicoltori lo vorranno, saranno loro stessi ad indicare i capisaldi tecnici da seguire nei prossimi anni".

Le argomentazione presentate hanno riguardato quattro temi/relazioni di spiccata importanza nel contesto attuale:
  • Miglioramento genetico: "Evoluzione delle tipologie peschicole e rinnovamento delle proposte varietali", a cura di A. Liverani, D. Bassi, D. Giovannini, G. Foschi;
  • Tecniche colturali sostenibili: "Innovazioni tecnologiche e agronomiche per produrre pesche con basso impatto ambientale", a cura di L. Corelli Grappadelli e C. Xiloyannis;
  • Conservazione e post raccolta: "Protezione post-raccolta e qualità delle pesche", a cura di M. Mari e A. Rizzolo;
  • Sharka: "Aggiornamento Sharka: diagnostica, epidemiologia, risposta varietale, prevenzione, le ricerche in atto", a cura di V. Savino, A.R. Babini, C. Ratti, D. Missere, F. Fontana, C. Fideghelli, G. Pasquini.
Da questa settimana Italiafruit News proporrà alcune sintesi ragionate riguardanti le novità più interessanti presentate nel corso della sessione tecnico-scientifica, con l'obiettivo di ricordare a tutti i soggetti operanti nella filiera produttiva-distributiva che la ricerca scientifica è un valore imprescindibili su cui basare il rilancio della peschicoltura italiana.

Miglioramento genetico: "Stony Hard" dura un mese sulla pianta

Lo studio sul miglioramento genetico è stato presentato da Alessandro Liverani, del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Unità di Ricerca per la Frutticoltura di Forlì (CRA-FRF).

Liverani
ha spiegato che negli ultimi anni l'ente ha focalizzato l'attività di miglioramento genetico sull'introduzione di genotipi con peculiari caratteri ancora poco sviluppati nelle cultivar da consumo fresco. Liverani ha infatti specificato che le nuove richieste del mercato impongono ai breeder nuovi standard mercantili quali, per esempio, l'elevatissima consistenza della polpa e la lunga tenuta in pianta abbinate ad eccellenti caratteristiche organolettiche. "A queste richieste – ha spiegato l'esperto – la risposta potrebbe arrivare dalle nuove tipologie "stony hard", caratterizzate da una scarsissima o nulla emissione di etilene".
 
Come fonte del carattere "stony hard", il CRA-FRF ha utilizzato le varietà Hakuto e Yumyeong, e dopo ripetuti reincroci, è riuscito ad ottenere diverse selezioni di pesco e di nettarine a polpa bianca e gialla ora in avanzata fase di studio, pronte per una valutazione pre-commerciale.

"Alcune di queste selezioni 'stony hard' hanno caratteristiche particolarmente innovative quali l'elevata croccantezza e consistenza della polpa, la lunga tenuta dei frutti in pianta, sapore molto dolce e, in generale, ottime caratteristiche organolettiche – ha sottolineato Liverani –. Recenti studi hanno evidenziato che, quando maturi, i frutti possono rimanere in pianta anche per un mese, con una perdita di consistenza minima ed un concomitante aumento di pezzatura e contenuto di solidi solubili. Questo trend di maturazione offre la possibilità di raccogliere il prodotto maturo in un unico stacco, che può essere consentito in un ampio periodo di tempo".

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