Costa Rica, stop a nuove piantagioni d'ananas per 5 anni?

Nel mirino della proposta di legge i danni ambientali causati dalle produzioni

Costa Rica, stop a nuove piantagioni d'ananas per 5 anni?
La produzione di ananas è al centro dell'attenzione mediatica in Costa Rica. Più precisamente, i metodi di produzione sono finiti sotto accusa in quanto non rispettosi delle normative ambientali e dell'economia locale. Queste le motivazioni che hanno spinto Edgardo Araya, legislatore del partito "Frente-Amplio" e una commissione rappresentativa di produttori di ananas a sottoporre all'attenzione del ramo esecutivo la seguente proposta: blocco della produzione di ananas per cinque anni o almeno fino a che determinate condizioni non saranno soddisfatte.

Secondo gli autori di questa proposta ("Moratoria Nacional a la Expansion del Monocultivo Intensivo y Extensivo de la Piña" – Moratoria nazionale per l'espansione delle monocoltivazioni intensive di ananas), i produttori avrebbero agito senza tener conto delle conseguenze del loro lavoro sull'intero ecosistema nazionale, dalle acque contaminate ai danni sulla fauna selvatica.

Secondo quanto dichiarato al The Tico Times da Sofia Barquero, assistente di Araya, il blocco riguarderebbe la richiesta di nuovi permessi per piantagioni di ananas intensive ed estensive, mentre verrebbero escluse le piantagioni biologiche o quelle intensive che hanno già ricevuto autorizzazioni precedenti.

Secondo quanto proposto, il Ministero dell'Ambiente, quello dell'Agricoltura e i governi locali sarebbero responsabili dell'attuazione e del rispetto del blocco nei 5 anni. Inoltre, le università e le comunità locali contribuirebbero all'implementazione di una nuova legge.

Nonostante l'espansione della produzione di ananas abbia avuto degli indubbi vantaggi, come la creazione di posti di lavoro, vanno evidenziati tre principali ripercussioni negative: meno suolo disponibile per i piccoli agricoltori locali, redditi locali che non hanno beneficiato in maniera proporzionale dell'aumento delle esportazioni ed lavoratori del settore che ricevono stipendi molto bassi e scarsi benefici sociali. Secondo Sofia Barquero: "in questo modo i piccoli agricoltori e le cooperative locali verranno distrutte".


annas in costa rica


L'ananas è il prodotto principale dell'export del Costa Rica, nonché quello più proficuo, rendendo attualmente 800 milioni di dollari l'anno. L'industria ha iniziato la sua crescita nel 2000 e nell'ultima decade è stato registrato un aumento della produzione pari al 300%, con una superfice che arriva a coprire 45 mila ettari. I mercati di sbocco principali sono gli Usa e l'Europa.

A questo ricco quadro si aggiunge anche la possibilità, sempre più concreta, di arrivare al mercato cinese. Questo aumenterebbe, se non addirittura raddoppierebbe, gli attuali volumi di export. Con evidenti peggioramenti delle sopra citate conseguenze ambientali, sociali ed economiche.

L'industria dell'ananas era stata già accusata di pratiche di produzione illecite negli scorsi anni: sono infatti 51 i casi attualmente analizzati dal Tribunale Ambientale del Costa Rica, principalmente per contaminazione di falde acquifere, deforestazioni in aree protette ed erosione del suolo. Qualsiasi fossero le accuse, però, l'industria si è finora sempre difesa, affermando che l'ananas è uno dei frutti con più regolamentazioni riguardo l'utilizzo di pesticidi. Il problema, secondo i critici, sarebbe farle rispettare.

Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.