LO SCARTO D'ARANCIA DIVENTA... VESTITO. E SU "ORANGE FIBER" SI POSANO I RIFLETTORI DI "PORTA A PORTA"

LO SCARTO D'ARANCIA DIVENTA... VESTITO. E SU "ORANGE FIBER" SI POSANO I RIFLETTORI DI "PORTA A PORTA"
Produrre capi di abbigliamento vitaminici, tonificanti per la pelle, utilizzando gli scarti delle arance, grazie alle nanotecnologie. Questa l'idea di due giovani ragazze siciliane, Adriana Maria Santanocito ed Enrica Arena, che ha suscitato grande interesse nella puntata di "Porta a Porta" andata in onda giovedì 6 marzo, su Rai Uno. Una trasmissione dedicata alle difficoltà del fare impresa in Italia, durante la quale Bruno Vespa ha voluto sottolineare la lungimiranza dimostrata dal Trentino nel sostenere una startup siciliana.
Orange Fiber, questo il nome dell'impresa, è infatti tra le iniziative co-finanziate da Provincia autonoma di Trento e Comunità Europea tramite il bando Seed Money-FESR e sarà seguita nei suoi primi passi dai servizi di sostegno all'avvio di impresa di Trentino Sviluppo.
"Trasformiamo uno scarto che è un costo per le aziende in un'opportunità di rilancio del tessile made in Italy – ha spiegato Enrica Arena nel salotto televisivo di "Porta a Porta" – grazie ad un tessuto vitaminico prodotto con l'ausilio delle nanotecnologie che quando viene indossato ha l'effetto di una crema cosmetica. Contiamo di presentare a maggio il prototipo finale del tessuto – ha anticipato Enrica Arena – per procedere poi con la commercializzazione entro sei mesi".
La startup è stata finanziata da Invitalia, nell'ambito dell'iniziativa StartupSmart, e dalla Provincia autonoma di Trento tramite il Seed Money, co-finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Ed è qui che Bruno Vespa ha voluto questa volta sottolineare la bontà e l'efficacia del sistema Trentino. "Invitalia la capisco, ma il Trentino ha avuto una bella visione..." ha detto Bruno Vespa riferendosi alla decisione di finanziare una startup nata dall'idea di due giovani siciliane. "Oltre agli agrumi stiamo studiando la possibilità di utilizzare scarti della lavorazione delle mele e dell'uva", hanno risposto le due giovani startupper.





Siciliane di nascita e presto "trentine" d'adozione, come imprenditrici, considerato che il regolamento del Seed Money prevede l'obbligo di avviare l'azienda con sede operativa sul territorio della provincia di Trento dove Orange Fiber dovrà rimanere per un minimo di tre anni. Periodo durante il quale sarà seguita passo dopo passo da Trentino Sviluppo ed avrà modo di apprezzare i molti strumenti messi in campo dalla Provincia di Trento a sostegno delle attività imprenditoriali, dalle agevolazioni fiscali agli spazi negli incubatori d'impresa, dai contributi sui progetti di ricerca applicata al sostegno alla commercializzazione ed all'export.

Fonte: Trentino Sviluppo