FUSIONE CHIQUITA-FYFFES, NASCE IL COLOSSO DELLE BANANE (E NON SOLO): DETTAGLI E RETROSCENA

FUSIONE CHIQUITA-FYFFES, NASCE IL COLOSSO DELLE BANANE (E NON SOLO): DETTAGLI E RETROSCENA
La settimana si è aperta con una notizia clamorosa, anticipata dalla newsletter straordinaria di Italiafruit News di ieri mattina: il gruppo americano Chiquita Brands International e il concorrente irlandese Fyffes hanno annunciato la fusione che farà nascere il colosso mondiale della banana, con un giro d'affari di 4,6 miliardi di dollari (circa 3,3 miliardi di euro).
L'operazione, basata solo su uno scambio azionario, darà vita alla società ChiquitaFyffes, il cui capitale sarà di proprietà per il 50,7% degli attuali azionisti di Chiquita e per il 49,3% di quelli di Fyffes, che commercializza i marchi Fyffes® e Sol®.
L’operazione dovrà comunque prima essere approvata dagli azionisti di entrambe le società e dall’Alta Corte di Giustizia irlandese, dato che ChiquitaFyffes, quotata alla Borsa di New York, sarà domiciliata in Irlanda.
La notizia, diramata con un comunicato stampa congiunto delle due società, ha subito fatto il giro delle agenzie e delle testate di tutto il mondo, con vasta eco anche sui media "generalisti".
Oltre che numero uno delle banane, ChiquitaFyffes, sarà tra i leader anche nelle insalate confezionate, nei meloni e nelle ananas, prodotti con i quali sarà presente in più di 70 paesi con circa 32 mila addetti. "E' un partenariato strategico naturale che mette insieme due società complementari con una lunga storia e una reputazione importante", ha spiegato il presidente di Chiquita e futuro presidente della nuova società, Ed Lonergan, sottolineando che i due marchi Chiquita Bananas® e Fresh Express® saranno mantenuti. "Questa è un'operazione fondamentale per Chiquita e Fyffes, che riunisce insieme il meglio delle due aziende e che crediamo potrà creare un valore aggiunto significativo per i nostri azionisti e offrire vantaggi immediati per i clienti e i consumatori mondiali", ha spiegato Ed Lonergan.
"Manterremo i nostri marchi e la nuova società sarà in grado di offrire ai clienti un mix di prodotti più differenziato".



Ed Lonergan

"Siamo ansiosi di cominciare a lavorare con l'equipe di Chiquita - ha detto il direttore generale di Fyffes, David McCann che diventerà il CEO di Chiquitafyffes - per costruire una società ben posizionata in un mercato molto competitivo". La fusione "creerà un valore significativo per i nostri azionisti – aggiunge McCann  - e crediamo che saremo in grado di sfruttare la nostra l'esperienza comune, le attività complementari e la copertura geografica per sviluppare il business".


David McCann

La fusione, stando al comunicato ufficiale, permetterà di liberare entro il 2016 40 milioni di dollari (28,8 milioni di euro), grazie alle sinergie operative sui costi prima delle imposte. L'operazione dovrà essere approvata dagli azionisti di entrambe le società e dall'alta corte di giustizia irlandese: la nuova società, quotata alla borsa di New York (NYSE), sarà domiciliata in Irlanda.
Secondo i termini dell'accordo, gli azionisti di Fyffes riceveranno 0,1567 azioni di ChiquitaFyffes per ogni azione Fyffes da loro posseduta al completamento dell'operazione. Gli azionisti di Chiquita diventeranno invece azionisti di ChiquitaFyffes e riceveranno un'azione ChiquitaFyffes per ogni azione Chiquita posseduta al termine della fusione.

I commenti in Italia
"Troppo presto per fare valutazioni", il commento a caldo rilasciato a Italiafruit News da Luca Battaglio, presidente dell'omonimo gruppo e coordinatore della commissione Import di Fruitimprese. "Posso solo dire che ho fiducia totale in quello che fanno i fratelli McCann per cui... "I think positive"!". Nessuna dichiarazione invece, almeno per il momento, da Chiquita Italia.

I retroscena
Come riporta il Financial Times, la fusione tra le due compagnie dovrebbe risolvere alcuni dei problemi di volatilità che contraddistinguono il mercato delle banane, effetto della forte sovrapproduzione del settore negli ultimi anni. Soltanto nel 2012, le esportazioni di banane hanno comunque fruttato 7 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, nonostante le crescenti preoccupazioni legate allo svilupparsi della “Malattia di Panama”, un fungo killer che ha colpito bananeti in tutta l’Asia, e della Sigatoka nera, un altro fungo che ha recentemente rovinato i raccolti di intere coltivazioni di banane nei Caraibi. La vendita di oltre 160 milioni di confezioni di banane ogni anno che si calcola ChiquitaFyffes dovrebbe riuscire a raggiungere - sottolinea il quotidiano La Stampa - permetterebbe alla compagnia di rinegoziare i propri prezzi di vendita rendendola ancora più competitiva e facendo diventare i prodotti più accessibili ai clienti - oltre ad abbattere notevolmente il debito netto della sola Chiquita, che per ora è uguale a 4,7 volte il guadagno lordo.  

Sempre stando a La Stampa, la fusione tra le due compagnie rappresenta anche un’ulteriore passo avanti nel superamento della “Guerra delle banane”, che ha visto produttori ed importatori di banane americani ed europei combattere a colpi di tasse di importazione per conquistarsi l’egemonia sul mercato europeo: l’Unione Europea è infatti il maggior importatore di banane al mondo, anche perché riesce a produrne soltanto un decimo di quanto consumato dai suoi cittadini. 

Gli obiettivi della fusione
1) Combinare business complementari per incrementare l'efficienza operativa ed il risparmio dei costi, ottenendo benefici economici per almeno 40 milioni (28,8 milioni di euro) entro il 2016. Si raggiungerà, in particolare, una maggior efficienza nelle attività di approvvigionamento e di logistica.

2) Migliorare la diversità del portafoglio prodotti ed aumentare la dimensione aziendale. Al completamento dell'operazione, ChiquitaFyffes diventerà leader nel settore mondiale della banana, in quanto sarà in grado di vendere oltre 160 milioni di casse di banane l'anno; inoltre raggiungerà una maggiore dimensione ed efficienza nel business degli altri prodotti ortofrutticoli, in particolare nei segmenti del melone e dell'ananas dove diventerà, rispettivamente, il primo importatore negli Stati Uniti ed il terzo distributore al mondo.

3) Sfruttare le economie globali di scala per servire al meglio i clienti e raggiungere nuovi mercati: la società sarà in grado di ampliare i canali commerciale e la presenza geografica per accedere a nuove opportunità di mercato, in particolare nei mercati in via di sviluppo.

4) Generare un significativo flusso di cassa ed ottenere una struttura patrimoniale più efficiente. Guardando al futuro, inoltre, ChiquitaFyffes ha potenzialità per ottenere un ulteriore riduzione dell'indebitamento.

5) Espandere le competenze per l'approvvigionamento nelle zone di produzione chiave, coltivando oltre 24 mila ettari di terreni (di proprietà o in affitto) nell'America Centrale.  

6) Intensificare l'impegno comune verso la responsabilità ambientale e sociale (certificazioni Rainforest Alliance, GlobalGAP, Fairtrade e Biologico).

L'organizzazione aziendale di ChiquitaFyffes
Ed Lonergan e David McCann diventeranno dunque rispettivamente presidente e CEO della nuova società, la ChiquitaFyffes plc, che sarà quotata alla borsa del New York Stock Exchange.
Il vertice aziendale sarà inoltre composto da Tom Murphy, Chief Financial Officer; Coen Bos, Chief Operating Officer per la Frutta Fresca; Brian Kocher, Chief Operating Officer per Insalate e Snack salutari; Kevin Olanda, Chief Administrative Officer; James E. Thompson, Chief Legal Officer e Manuel Rodriguez, Corporate Responsibility Officer. Questi delegati lavoreranno negli uffici aziendali presenti a Charlotte (North Carolina) e a Dublino (Irlanda). Il CdA, infine, sarà formato in parte uguali da delegati di entrambe le aziende. (m.a.- d.b.)

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