LA FINANZA AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI GENOVA: NIENTE LAVORO NERO

LA FINANZA AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI GENOVA: NIENTE LAVORO NERO
Sono passati i tempi in cui l'arrivo delle Fiamme gialle ai mercati generali determinava un fuggi fuggi dei facchini non in regola. ll blitz della scorsa notte al mercato ortofrutticolo di Bolzaneto, messo in atto dalla Guardia di Finanza di Genova e finalizzato a individuare e reprimere il lavoro "nero", ha dato esito completamente negativo. I militari del Primo Gruppo Genova in collaborazione con gli ispettori dell'Inail hanno verificato la posizione di una decina di lavoratori (tra cui alcuni extracomunitari) che erano impegnati nelle operazioni di scarico dei mezzi pesanti e il rispetto delle normative di sicurezza. Non è emersa nessuna irregolarità e tutti gli operatori erano regolarmente assunti presso le due ditte controllate. La Guardia di Finanza ha anche presidiato gli ingressi e le uscite del mercato perverificare che nessuno dei lavoratori si allontanasse al momento del controllo.
"Siamo contenti che questo tipo di controlli venga effettuato - dice Nino Testini, direttore di Sgm, la società pubblico-privata partecipata anche dai grossisti che gestisce la struttura -. Il lavoro che stiamo facendo ha dato i suoi frutti. Il sistema di controllo è tale che, rispetto al vecchio mercato di corso Sardegna, ci sono meno possibilità che esista lavoro illegale. Qui entrano solo le persone "tesserate" e persino gli ospiti vengono registrati. L'unica possibilità è quella di scavalcare, ma anche in questo caso, la presenza irregolare verrebbe subito intercettata".
Il caporalato e il lavoro nero sembrano, nei fatti, trovare un ambiente sfavorevole. I lavoratori del mercato, compresi gli imprenditori, sono circa 300. Le aziende sono trentadue. La"regolarità" delle imprese è anche favorita dall'ottimo sistema dimovimentazione delle merci possibile nella nuova struttura e, in qualche modo, anchedal fatto che le imprese sentano meno di altre la crisi proprio grazie all'ottima operatività del mercato aperto alla fine di ottobre del 2009. "Le statistiche parlano di un calo del giro d'affari pari al 4% - prosegue Testini -. Si tratta di un dato "di tenuta", se confrontato con quello delle altre imprese. Il mercato di Bolzaneto è in controtendenza perché la nuova collocazione e l'organizzazione efficiente hanno consentito ai grossisti di "allargare" territorialmente il bacino della clientela e di "rosicchiare" clientela ad altre strutture. Non siamo in espansione, ma resistiamo meglio della gran parte delle imprese alle prese con il crollo dei consumi".

Fonte: Corriere Mercantile