GLI ITALIANI BUTTANO VIA MENO FRUTTA E VERDURA, DOMANI LA GIORNATA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

GLI ITALIANI BUTTANO VIA MENO FRUTTA E VERDURA, DOMANI LA GIORNATA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
Negli ultimi sei mesi gli italiani hanno accresciuto la propria sensibilità sulla tematica degli sprechi alimentari: è quanto ha rivelato l'ultimo sondaggio dell'Osservatorio sugli sprechi alimentari delle famiglie italiane Waste Watcher, promosso da Last Minute Market, Swg e Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell'Università di Bologna. L'ultima indagine ha svelato, infatti, che il 52% degli italiani ha sensibilmente ridotto lo spreco di cibo a fronte del 45% registrato e diffuso dal Rapporto Waste Watcher 2013.
Sette punti percentuali che dimostrano una crescente attenzione dunque, aiutata probabilmente anche dalla maggiore attenzione alla spesa familiare in questo periodo di difficile congiuntura economica. Proprio l'accresciuta sensibilità degli italiani sarà alla base della discussione che avrà inizio domani, 5 Febbraio, durante la Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, che porterà poi - come ha spiegato a Adnkronos il presidente di Last Minute Market Andrea Segrè - all'elaborazione di un Piano nazionale per la prevenzione. Nonostante il positivo incremento nella sensibilità e la concreta volontà di agire, infatti, c'è ancora molto da fare per arginare il problema. Il rapporto 2013 dichiara come tra i freschi gettati il triste primato vada proprio a frutta (51,2%) e verdura (41,2%).

Alla ricerca di ispirazione molti spunti possono arrivare anche dall'estero. In Grecia, dai primi di settembre scorso, il Governo ha reso operativa una direttiva che consente ai dettaglianti di continuare ad esporre sugli scaffali del supermercato cibi dopo la loro data di scadenza, a prezzi fortemente scontati. Il provvedimento, approvato per aiutare i cittadini ellenici ad affrontare il periodo di Austerity, può essere visto anche nell'ottica di una diminuzione dello spreco. Sulla medesima linea emerge l'iniziativa imprenditoriale di un commerciante olandese, Willem Stam, che ha scelto di fondare un outlet alimentare. All'interno del supermercato sono contenute 500 referenze, fondi di magazzino e prodotti rimasti invenduti prossimi alla scadenza, tra cui la frutta. Alla base della decisione di fondare il negozio proprio la volontà di arginare lo spreco: "Stiamo buttando via troppi prodotti buoni. Sto lavorando su questo negozio da 10 anni, è una vergogna quanto sprechiamo", dichiara l'imprenditore in un'intervista a Zoomin.TV.


Nella foto: sezione del sito web Sainsbury's Inspirations, "8 idee per i tuoi avanzi dai nostri amanti del cibo"

Altra fonte di ispirazione arriva dal Regno Unito, con le iniziative messe in essere da Sainsbury's, la catena di supermercati britannica che già durante la seconda guerra mondiale mise in atto le prime iniziative per aiutare i consumatori a sfruttare al meglio il cibo acquistato. La catena dello slogan "Live well for less" (vivere bene con meno), ha recentemente messo in essere una partnership con l'associazione Love Food Hate Waste (ama il cibo odia lo spreco). L'obiettivo della collaborazione è cercare di comprendere le ragioni celate dietro le 1.9 milioni di tonnellate di verdura e le 1,1 milioni di tonnellate di frutta buttate ogni anno dalle famiglie inglesi, per poter poi dare loro consigli utili. Una nuova pagina web (www.inspiration.sainsburys-live-well-for-less.co.uk) è ora dedicata a suggerimenti per ottenere il massimo dagli alimenti scelti con il minor spreco. Tra i vari argomenti emergono consigli su come utilizzare gli avanzi dei pasti in nuove ricette, mantenere gli alimenti freschi più a lungo ed organizzare spesa e pasti al meglio. A rafforzare l'impatto del messaggio, improntato dunque sul concetto di amare il cibo ed evitare lo spreco, la catena britannica ha ora iniziato una nuova campagna pubblicitaria televisiva. Negli spot "Food Lovers" sono protagonisti i consumatori "amanti del cibo" che, nella propria quotidianità e circondati dalle proprie famiglie, mostrano ricette per dare nuova vita agli avanzi del pranzo domenicale.



Le "indicazioni e buone pratiche" (come definite da Segrè) delle quali si necessita e che verranno sollecitate in seno alla Giornata Nazionale, possono veramente emergere da ogni attore della filiera alimentare. Governi, imprenditori, associazioni, grande distribuzione e persino gli stessi consumatori, possono essere fonte di ispirazione, tanto più in un momento come questo in cui la mobilitazione contro lo spreco attraversa davvero tutti i confini nazionali.


Vanessa Niemants
Junior Marketing Specialist

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