IL PACKAGING? ECO-FRIENDLY E SEMPRE PIU’ PERFORMANTE... CON ALBERTO MASO, DIRETTORE VENDITE ITALIA NESPAK

IL PACKAGING? ECO-FRIENDLY E SEMPRE PIU’ PERFORMANTE... CON ALBERTO MASO, DIRETTORE VENDITE ITALIA NESPAK
Daltri – La più importante kermesse dell’ortofrutta è alle porte: può anticiparci quali novità avete in campo nel 2014 per il packaging ortofrutticolo, con particolare riferimento ai driver che guidano l’innovazione nel vostro comparto? 

Maso - Le novità che presenteremo quest’anno a Fruit Logistica sono diverse. I nuovi modelli saranno prodotti in Italia da Nespak mentre all’estero dalle aziende del nostro Gruppo - Groupe Guillin. Gli elementi che accomunano buona parte delle nostre novità riguardano in primis la riduzione del peso a parità di resistenza meccanica, per ridurne il costo e l’impatto ambientale, nonché l’utilizzo di materiali plastici riciclati e riciclabili, sempre al fine di ridurne il costo e rendere i packaging maggiormente “eco-friendly”. Poniamo inoltre grande attenzione sul miglioramento delle prestazioni, con le macchine automatiche utilizzate dai nostri clienti confezionatori e, da ultimo, cerchiamo di migliorare gli aspetti logistici così da ridurre il costo di trasporto fino al nostro cliente e successivamente, una volta riempite di frutta, per aumentare il numero di confezioni che possono essere contenute nelle cassette standard.
Un esempio di modelli molto innovativi in rPET sono i due cestini Distripack (foto sotto): uno con il coperchio attaccato (clamshell) e l'altro con il coperchio separato per favorire il riempimento automatico. Entrambi i coperchi sono "sezionabili" per dosare il contenuto: pomodorini sgrappolati, alcuni frutti di bosco, ciliegie, ecc. Cestini, questi ultimi, che offrono quindi anche l'opportunità di trasformare l'ortofrutta contenuta in un pratico "snack" da consumare ovunque.





Daltri - Come è stato l’andamento del mercato nel 2013? Quali le tendenze che riscontrate nei principali mercati europei serviti?

Maso - Nel 2013 Nespak ha aumentato il numero di pezzi venduti, in linea con le proprie aspettative. Tale risultato è stato ottenuto nonostante nei primi mesi dell’anno vi sia stata una contrazione delle vendite a causa delle minori quantità di frutta invernale raccolta alla fine del 2012, come mele, pere e kiwi.
Per quanto concerne il rapporto sfuso vs confezionato, pur non avendo dati specifici in merito, la nostra sensazione è che l’ortofrutta confezionata sia in leggera crescita rispetto a quella sfusa, con un sensibile maggiore dinamismo del comparto orticolo rispetto a quello frutticolo. Venendo ai principali mercati europei, in questi ultimi anni abbiamo osservato un certo orientamento del mercato a privilegiare i formati più piccoli. Nella congiuntura economica attuale, riteniamo che tale tendenza sia dovuta alle nuove esigenze del consumatore che tende a frammentare maggiormente i propri acquisti, con confezioni più piccole per ridurre scorte e sprechi. 

Chiara Daltri
Marketing Manager

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