Attualità
PATATA DI BOLOGNA DOP, ANNATA DI QUALITA’ ECCELLENTE DA DIFENDERE DALLE IMITAZIONI
La patata di Bologna, prima in Europa ad aver ottenuto la certificazione Dop, quest’anno presenta ottime caratteristiche: “La qualità della nostra patata è eccellente – afferma Alberto Zambon, presidente del Consorzio Patata di Bologna Dop in un articolo pubblicato da il Resto del Carlino – anche se siamo stati penalizzati dall’andamento climatico primaverile che ha ritardato le semine di oltre un mese, penalizzando la quantità”. Un’annata in generale caratterizzata da una carenza di produzione a livello europeo, specialmente in Francia e Germania, situazione che però contribuisce a mantenere i prezzi sostenuti. Il calo stimato va dal “12 al 15% - dice Zambon – ma assistiamo ad una crescente richiesta da parte della media e grande distribuzione del nostro prodotto a marchio, segnale incoraggiante perché testimonia la qualità del prodotto”.
La Patata di Bologna Dop è spesso soggetta a imitazioni, infatti, “stiamo vigilando affinché non vengano immesse produzioni ‘taroccate’ e non appartenenti al circuito Dop – precisa Zambon – grazie anche alla collaborazione degli organismi preposti”. Per arginare il fenomeno della contraffazione Assopa ha avviato uno studio per caratterizzare isotopicamente la patata e creare un database degli isotopi della patata emiliano-romagnola. Il progetto articolato a livello nazionale ha come obiettivo quello di perseguire la falsificazione con un metodo scientifico e non solo basato sulla documentazione cartacea.
La patata resta l’ortaggio più amato dagli italiani (secondo l’Osservatorio Macfrut a luglio 2013 ne sono state acquistate 689.000 tonnellate) mentre in Italia si producono circa 15 milioni di quintali all’anno e per compensare il fabbisogno se ne importano circa 5 milioni. L'Emilia Romagna è la prima regione produttrice con circa 5.500 attari coltivati, per una produzione totale di oltre 2 milioni e 200 mila quintali.
Fonte: Il Resto del Carlino
La Patata di Bologna Dop è spesso soggetta a imitazioni, infatti, “stiamo vigilando affinché non vengano immesse produzioni ‘taroccate’ e non appartenenti al circuito Dop – precisa Zambon – grazie anche alla collaborazione degli organismi preposti”. Per arginare il fenomeno della contraffazione Assopa ha avviato uno studio per caratterizzare isotopicamente la patata e creare un database degli isotopi della patata emiliano-romagnola. Il progetto articolato a livello nazionale ha come obiettivo quello di perseguire la falsificazione con un metodo scientifico e non solo basato sulla documentazione cartacea.
La patata resta l’ortaggio più amato dagli italiani (secondo l’Osservatorio Macfrut a luglio 2013 ne sono state acquistate 689.000 tonnellate) mentre in Italia si producono circa 15 milioni di quintali all’anno e per compensare il fabbisogno se ne importano circa 5 milioni. L'Emilia Romagna è la prima regione produttrice con circa 5.500 attari coltivati, per una produzione totale di oltre 2 milioni e 200 mila quintali.
Fonte: Il Resto del Carlino