PORRO DI CERVERE, L'ESPRESSIONE DELLA PASSIONE E SICUREZZA GARANTITA DAL CONSORZIO DI TUTELA

PORRO DI CERVERE, L'ESPRESSIONE DELLA PASSIONE E SICUREZZA GARANTITA DAL CONSORZIO DI TUTELA
I porri di Cervere non sono soltanto buoni, ma anche sicuri e controllati. Il Consorzio per la tutela e la valorizzazione di questo prodotto da anni si è dotato di un disciplinare particolarmente rigido, per garantire al consumatore finale un'alta qualità.
Ogni fascio di porri ha la sua etichetta con il marchio del Consorzio, che certifica l'origine territoriale del prodotto. Sempre sull'etichetta sono fornite informazioni che indicano il nome del produttore e il suo indirizzo, il foglio identificativo catastale e il numero di lotto. "Teniamo in particolar modo al rapporto di trasparenza con i clienti - spiega il presidente del Consorzio Giorgio Bergesio in un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa -. Non solo con quelli che i produttori incontrano in occasione dei mercati e delle fiere, ma anche con coloro che acquistano i nostri porri nei supermercati e quindi non possono avere un contatto diretto con i nostri agricoltori. Attraverso l'etichetta possono avere tutte le specifiche sul prodotto  che stanno per cucinare".
A controllare e garantire qualità è anche la 4A, l'Agenzia per l'agricoltura, l'ambiente e l'alimentazione nata nel 2002 da un accordo tra Coldiretti Cuneo, Impresa Verde Cuneo e Associazione provinciale gruppi coltivatori sviluppo di Cuneo.
Da tempo l'Agenzia svolge un'attività di consulenza. Prima che si proceda alla semina la 4A consiglia i prodotti meno tossici e che garantiscano una lotta integrata, sulla base dell'elenco che viene pubblicato dalla Regione. La consulenza non si ferma al processo di semina, ma continua durante tutto il lavoro di produzione con prelievi a campione che consentono di verificare la qualità del prodotto. Analisi vengono fatte anche a prodotto raccolto, poco prima che venga messo in vendita. Inoltre, il Consorzio tiene un registro per la tracciabilità dei lotti che vanno alla grande distribuzione, lavoro fondamentale per il processo di "Agri Qualità" ideato dalla Regione con le Camere di commercio ed ulteriore garanzia per tutti i consumatori.
Il porro di Cervere ha poi ricevuto il riconoscimento di Pat, Prodotto tradizionale: rientrano i prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo e sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni. Il ministero delle Politiche agricole ha inoltre, con decreto, riconosciuto il seme dei porri di Cervere, che deve essere tutelato e utilizzato solo nel territorio. 

Fonte: La Stampa