DAL PD UNA PROPOSTA DI LEGGE CHE OBBLIGA GLI ESERCIZI A DOTARSI DI MENU’ VEGANO E VEGETARIANO. IL QUOTIDIANO LIBERO SPARA A ZERO SULLA PROPOSTA, MA DAVVERO SOPRA LE RIGHE

DAL PD UNA PROPOSTA DI LEGGE CHE OBBLIGA GLI ESERCIZI A DOTARSI DI MENU’ VEGANO E VEGETARIANO. IL QUOTIDIANO LIBERO SPARA A ZERO SULLA PROPOSTA, MA DAVVERO SOPRA LE RIGHE
Se siete vegetariani oppure vegani dovete sapere che la senatrice Pd Monica Cirinnà, insieme alle due colleghe di partito Silvana Amati e Manuela Granaiola, ha presentato una proposta di legge – non ancora discussa in aula – sulle "Norme per la tutela delle scelte alimentari vegetariana e vegana" che obbliga tutte le mense, bar e ristoranti a servire piatti vegani e vegetariani. In particolare la proposta stabilisce che "in tutte le mense pubbliche, convenzionate e private, o che svolgono in qualsiasi modo servizio pubblico ... devono essere sempre offerti e pubblicizzati almeno un menu vegetariano e uno vegano in alternativa alle pietanze contenenti prodotti o ingredienti animali previste nel menu convenzionale".
Secondo la proposta i menù offerti devono "assicurare un apporto bilanciato così come indicato dalla scienza ufficiale in materia di nutrizione e considerando i progressi scientifici". E in caso di violazioni delle disposizioni le sanzioni sono pesantissime, vanno dai 3.000 agli 18.000 euro fino alla sospensione dell'esercizio e alla revoca della licenza.   
Non solo, la proposta di legge prevede anche uno spazio per l'educazione alimentare: "Entro l'anno scolastico successivo all'entrata in vigore della presente legge, il Ministero della pubblica istruzione inserisce l'insegnamento di nozioni di nutrizione, gastronomia e ristorazione vegetariana e vegana nei programmi didattici destinati agli istituti professionali alberghieri e agli istituti professionali per i servizi alberghieri e ristorativi".
Piccante la lettura di questa proposta offerta dal quotidiano Libero che giudica il provvedimento "assurdo quanto lo sarebbe prevedere l'obbligo di salsicce in un ristorante vegano, di una pizza in un ristorante giapponese o di sushi da un kebabbaro. Obbligare le persone a servire pietanze imposte dallo Stato è semplicemente assurdo". Il quotidiano prende la palla al balzo per attaccare due delle senatrici firmatarie della proposta, Amati e Granaiola, le stesse del disegno di legge sulle "Misure in materia di contrasto alla discriminazione della donna nelle pubblicità e nei media": "Non solo - si legge nell'articolo – stabiliscono cosa si può fare o meno del proprio corpo, ma anche cosa cucinare e mangiare. Oltre al divieto della gnocca anche l'obbligo del cetriolo".

Clicca qui per consultare la proposta "Norme per la tutela delle scelte alimentari vegetariana e vegana".

Fonte: Fan Page - Libero