MELINDA, FIRMATO L’ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DELLE CELLE IPOGEE

MELINDA, FIRMATO L’ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DELLE CELLE IPOGEE
Siglato venerdì scorso a Trento davanti al notaio Paolo Piccoli l'accordo per la realizzazione delle celle di frigoconservazione in ipogeo (sottoterra) delle mele Melinda nelle gallerie scavate dalla Tassullo Materiali spa nella roccia di Mollaro. A firmare l'accordo, che dà il via alla prima fase del progetto, si sono ritrovati Stefano Odorizzi, presidente della Conservazione Alta Efficienza srl e amministratore delegato della Tassullo spa, e nove dei 13 presidenti di altrettante cooperative del marchio Melinda.
Il progetto comincia con la prima fase che prevede l'immagazzinamento nelle celle ricavate nelle gallerie Rio Maggiore di Mollaro di 970 vagoni di mele. Sono rimaste fuori, perché non hanno previsione di esuberi nel breve periodo (2 anni) le cooperative Sarc di Tassullo, la Coba di Denno, il Terza Sponda di Revò e la Cocea di Taio. Rientreranno, se ci sarà bisogno, nella seconda fase che prevede due lotti di celle ipogee per complessivi 1.800 vagoni e a seguire, sempre se sarà necessario, anche una terza fase dopo il 2018, che dovrebbe completare il progetto che a regime prevede uno stoccaggio in roccia di 4.800 vagoni di mele ed un investimento di circa 30 milioni di euro.
Nella galleria Rio Maggiore giovedì scorso si era svolto un incontro tecnico allargato con i 13 presidenti delle Cooperative Melinda aderenti al progetto e i consigli al completo di Vervò e Taio, i comuni nel cui sottosuolo si stanno scavando le enormi grotte dove verranno stivate le mele nonese, circa il 10% dell'intera produzione quando il progetto sarà completamente a regime.

Fonte: Corriere delle Alpi - Trentino