FRUTTA NELLE SCUOLE, LE ASL DI PADOVA E TRENTO SCAGIONANO I POMODORINI. BERTAIOLA: NON C’E’ NESSUN TIPO DI RESPONSABILITA’ DEI PRODUTTORI

FRUTTA NELLE SCUOLE, LE ASL DI PADOVA E TRENTO SCAGIONANO I POMODORINI. BERTAIOLA: NON C’E’ NESSUN TIPO DI RESPONSABILITA’ DEI PRODUTTORI
Non sono stati i pomodorini di "Frutta nelle Scuole" a causare un mese fa l'intossicazione dei 162 alunni di alcune scuole in provincia di Padova e di Trento (cfr. Italiafruit del 7 maggio 2013). I referti ufficiali delle Asl di Padova e di Trento hanno infatti confermato che l'esito delle analisi compiute dai competenti laboratori chimici sono negative sia dal punto di vista chimico che microbiologico. Ciò significa che i pomodorini di "Frutta nelle Scuole", additati ingiustamente da molti organi di stampa locali, nazionali e di settore, come i primi responsabili della contaminazione, non hanno riscontrato alcuna non conformità dal punto di vista igienico-sanitario.
"Le analisi ufficiali che sono state effettuate dimostrano che il prodotto andava benissimo (non ci sono contaminazioni né chimiche, né microbiologiche) e che, quindi, non c'è nessun tipo di responsabilità dei produttori - così commenta la notizia alla nostra redazione Fausto Bertaiola, presidente della O.P. Consorzio Ortofrutticolo Padano (C.O.P.), capofila per il Lotto 3 (provincie autonome di Bolzano e Trento - Veneto - Friuli Venezia Giulia) del progetto ‘Frutta nelle Scuole' -. Sappiamo perfettamente che abbiamo un sistema di tracciabilità e di controllo assolutamente adeguato per quello che serve, quindi molto serio. Quello che dispiace è che probabilmente in tutta questa vicenda c'è qualcuno che ha parlato un po' a sproposito non rispettando i tempi. Questo fa male al progetto e a tutto il comparto ortofrutticolo".

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