ASTRA RICERCHE, FRUTTA E VERDURA SONO LE UNICHE CATEGORIE DEL FOOD A REGISTRARE UN SALDO POSITIVO NEI CONSUMI RISPETTO ALLA PRIMAVERA 2012

ASTRA RICERCHE, FRUTTA E VERDURA SONO LE UNICHE CATEGORIE DEL FOOD A REGISTRARE UN SALDO POSITIVO NEI CONSUMI RISPETTO ALLA PRIMAVERA 2012
Nell'ultimo anno i nostri connazionali hanno ridotto del 59% i loro consumi personali e del 40% quelli alimentari. Lo si evince dalle risultanze dell'ultima ricerca demoscopica di Astra Ricerche, condotta per il gruppo Granarolo, sui comportamenti alimentari degli italiani in questo periodo di crisi.
I dati della ricerca mostrano la drammatica situazione di quasi la metà della popolazione del Paese che ha ridotto i consumi alimentari nell'ultimo anno con un terzo della popolazione in particolare sofferenza: sono sopra i 34 anni, residenti in Lazio e al Sud oltre che nei piccoli comuni, per lo più lavoratori autonomi, salariati e "inattivi" (pensionati, casalinghe, studenti, disoccupati).
La crisi "picchia duro" - spiega lo studio di Astra, intitolato "Gli Italiani e i consumi alimentari nel fuoco della crisi" - su molti prodotti di consumo quotidiano. Delle 29 tipologie di prodotti considerati solo per 2, frutta e specialmente verdure, è positivo il saldo tra chi aumenta e chi cala dalla primavera 2012, mentre per tutti gli altri prodotti, quelli in calo battono quelli in crescita (di poco per pasta, uova, latte ad alta digeribilità, latte UHT, acqua minerale, caffè, latte fresco, integratori alimentari; di più per cibi dietetici, pane, olio, yogurt; molto per surgelati, biscotti, formaggi, pesci, condimenti/sughi, vino; moltissimo per birra, cracker/snack salati, merendine, cioccolata, bevande gassate; ancora di più per gelati industriali, carne rossa, dolci/torte).
Il 66% degli interpellati negli ultimi 12 mesi ha ridotto le uscite al ristorante, il 18% ha saltato alcuni pasti, l'80% ha fatto maggior attenzione ai prezzi e il 60% si è orientato sui prodotti scontati o in promozione.
In questo quadro a tinte fosche si conferma comunque l'attenzione alla qualità del cibo degli italiani. Il 61% degli intervistati, nell'ultimo anno, è riuscito a difendere la qualità del cibo e l'11% addirittura a migliorarla (il 28% si è invece visto costretto a ridurla).
Il 92% degli italiani è favorevole a prodotti di filiera italiana e a connotare i prodotti con simboli/etichette che ne indichino l'italianità. Il 54% degli interpellati, nonostante tutto, si è ancora dichiarato disposto a pagare un po' di più per un prodotto made in Italy.

Fonte: Italia Oggi