PER LA PRIMA VOLTA L'ITALIA OSPITA IL GRUPPO DI CONTATTO MISTO FRAGOLA. Resoconto a cura di Marco Eleuteri

PER LA PRIMA VOLTA L'ITALIA OSPITA IL GRUPPO DI CONTATTO MISTO FRAGOLA. Resoconto a cura di Marco Eleuteri
Lo scorso Giovedì 7 Aprile si è tenuto a Salerno il Gruppo di Contatto Fragola Italo-Franco-Spagnolo, il primo ad essere organizzato in Italia da quando il nostro Paese ha aderito nel 2010 al Comitato Misto franco-spagnolo. All'incontro, organizzato dal Mipaaf in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno, hanno partecipato per la Spagna FreshHuelva e Fepex, per la Francia la Aop Fraise e per l'Italia tutte le maggiori organizzazioni di settore.
Ha aperto i lavori Pietro Caggiano, membro di giunta con delega all'agricoltura della Camera di Commercio di Salerno, che ha salutato i presenti ed ha confermato la forte volontà della Camera di sostenere un settore che rappresenta ancora oggi, nonostante la crisi degli ultimi anni,  una delle maggiori risorse economiche e sociali per il territorio salernitano.
Nella foto di apertura, da sinistra: Pietro Caggiano e Guido Arzano (Camera di Commercio Salerno), Roberto Cherubini (Mipaaf) e Rafael Dominguez (FreshHuelva).



E' stata poi la volta di Luciano Trentini (nella foto), Direttore del Cso, che ha presentato la situazione produttiva italiana, mostrando come nel Centro Sud si concentri la maggior parte della produzione fragolifera italiana, circa il 65% dei 3.700 ettari coltivati in Italia, con una superficie totale che nel 2013 è rimasta praticamente uguale a quella dell'anno precedente e sostanzialmente stabile nell'ultimo quinquiennio. Le esportazioni, destinate per quasi il 90% ai Paesi comunitari, sono caratterizzate da una forte concentrazione, considerando che il 76% dei quantitativi totali è assorbito da 3 Paesi (44% Germania, 17% Austria, 16% Svizzera). L'export, sebbene inferiore a quanto registrato nella prima decade del 2000, ha fatto registrare un discreto aumento nel triennio 2010-2012, con una diminuzione progressiva del prezzo medio che dai 2,62 euro/kg del 2010 ha raggiunto il livello di 2,25 euro/kilo nel 2012. Nello stesso triennio 2010-2012 le importazioni, prevalentemente di origine spagnola, sono cresciute sia in quantità che in valore, con un prezzo medio che nel periodo considerato è sempre stato superiore ai 2,00 euro/kg. Per quanto riguarda gli acquisti per canale, ha precisato Trentini, cresce progressivamente il peso della Gdo che nell'ultimo decennio è passata dal 40% di quota del 2000 ad oltre il 60% nel 2012. All'interno della distribuzione moderna il canale che ha registrato la migliore performance in termini di prezzo è stato il canale Supermercati che ha registrato nel 2012 un prezzo medio di vendita di 3,83 euro/kg.



Nella foto: Pozancos, Direttore Generale Fepex durante il Gruppo di contatto.

A presentare la situazione spagnola, accompagnato dal Direttore Generale di Fepex, Pozancos (nella foto sopra),  è stato Rafael Dominguez, Gerente di Fresh Huelva, l'associazione che raggruppa i produttori di fragole della provincia di Huelva dove si concentra praticamente quasi l'intera produzione fragolicola spagnola. Dominguez ha innanzitutto commentato l'andamento della campagna 2012, caratterizzata da una prima fase soddisfacente - grazie a volumi superiori a quelli dell'anno precedente - e da una seconda fase caratterizzata da un forte peggioramento delle quotazioni di mercato a partire dalla seconda metà di Aprile, mese durante il quale i prezzi registrati furono talmente bassi che gran parte della produzione venne destinata ad uso industriale. Non altrettanto bene è iniziata la campagna 2013: a causa di condizioni climatiche avverse si sono ridotti notevolmente i volumi raccolti nei primi 2 mesi dell'anno e purtroppo anche dal lato dei prezzi si è registrata una flessione di circa il 10%.



Nella foto, da sinistra: Xavier Mas, Presidente Aop Fraise, e Guglielmo Volpe, Vice Presidente Poma (Aop Armonia) durante la visita ai siti produttivi.

A presentare la situazione francese e' stato il Presidente della Aop Fraise, Xavier Mas. La Aop Fraise raggruppa 22 Op e rappresenta il 40% della produzione francese di fragole. La campagna fragolicola del 2012 è stata caratterizzata fino al periodo pasquale da un mercato molto attivo ed alimentato prevalentemente da fragole di origine spagnola, per poi stabilizzarsi ad Aprile con la produzione francese in ritardo e peggiorare in Maggio, quando le temperature estive produssero un rapido afflusso di prodotto dalle diverse zone di produzione francesi ed una caduta delle quotazioni di mercato. Per la campagna 2013 si prevede un aumento dei quantitativi prodotti dalla Aop Fraise pari al 15%: l'inizio della campagna e' previsto per la prima decade di Marzo e la distribuzione varietale e' abbastanza stabile con una netta prevelenza della varieta' Gariguette che rappresenta da sola il 46% del totale.



Nella foto, da sinistra: Rafael Dominguez, Gerente Fesh Huelva; Marco Eleuteri, Aop Armonia ed Emilio Gonzalez, vice Presidente Fresh Huelva e Cuna de Platero.

Tanto la delegazione spagnola, come quella francese, hanno visitato alcuni siti produttivi della Aop Armonia e della Op Alma Sages apprezzando sia il livello qualitativo della produzione della piana del Sele, sia le tecniche di coltivazione adottate proprie della lotta integrata. Particolare  curiosità ha destato il ricorso all'irrigazione, notevolmente inferiore in Italia rispetto alla Spagna, dove i terreni molto piu' aridi richiedono gia' in questo periodo di irrigare almeno una volta al giorno, contro una volta ogni 6/7 giorni in Italia. Dopo i siti produttivi, il gruppo ha raggiunto il principale magazzino di confezionamento della Aop Armonia a Battipaglia, dove i produttori spagnoli e francesi hanno mostrato particolare apprezzamento per la linea DolceFragola, attraverso cui la Aop Armonia commercializza la sua produzione di eccellenza.
Molto interessante l'intervento di Walther Faedi, che ha disegnato una mappa territoriale e varietale della fragolicoltura italiana, sottolineando come tra i maggiori limiti allo sviluppo di una fragolicoltura piu' efficiente e competitiva, specie nel Sud Italia, vi sia la forte frammentazione della produzione, un limite che se non verra' superato ne minera' fortemente le potenzialita' di sviluppo.



Da ultimo gli interventi di Roberto Cherubini del Mipaaf sulle strategie nazionali in relazione all'Ocm post 2013, e quello del Direttore Generale Ismea, Egidio Sardo, in relazione alle informative di mercato. Particolarmente interessante l'intervento di Cherubini (relatore nella foto sottostante), che ha sottolineato come il Ministero si attivera' per favorire la crecita delle dimensioni medie delle aggregazioni meridionali, anche sulla fragola. Infatti, l'inadeguatezza delle dimensioni aziendali e' del tutto evidente dalla classifica nazionale delle Op per cui la fragola e' tra i primi 4 prodotti commercializzati ma tra le prime 5 Op solo 2 sono meridionali, Assofruit Italia e Poma (Aop Armonia), nonostante al Sud si produca il 65% delle fragole italiane.



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