Pomacee ancora in sordina nei mercati

Il grossista milanese Vinco (Green foods): «Mele e pere risentono dei bassi consumi»

Pomacee ancora in sordina nei mercati
La voglia di spendere è poca e nei mercati all’ingrosso l’andazzo lo si sente quotidianamente. Le prime settimane di settembre sono state vissute con poco entusiasmo e l’ingresso delle pomacee non ha cambiato le cose. Le mele mostrano ancora volumi limitati, mentre le pere procedono al rallentatore.



“Non ci sono mercati particolarmente vivaci, i consumi vanno a rilento – dice a IFN il grossista Andrea Vinco, titolare di Green Foods Service all’Ortomercato di Milano - Alcune referenze patiscono più di altre, come l’uva da tavola che sta vivendo un’annata complessa. Le pomacee, ancora, non possono fare numeri esaltanti visto il clima estivo, ma con l’abbassamento delle temperature il trend potrebbe cambiare. Ciò che preoccupa è l’impennata dei costi”.



Quindi la domanda di pomacee è ancora distratta dalla frutta estiva ma, in generale, i consumi non sono esaltanti. Gli unici articoli che hanno grande attenzione sono i frutti di bosco.



“Tra le mele, la Golden Delicious rimane come sempre la più venduta nonostante manchi ancora il nuovo raccolto – prosegue il grossista - anche se sono in crescita i volumi trattati di Royal Gala, Stark, e Sweetango, che hanno dato il via alla nuova campagna commerciale. Per quanto riguarda Fuji, per ora è totalmente assente dal mercato, e si attendono i nuovi stacchi. Si aspettano le new entry per aumentare l’attenzione del consumatore. Tra le pere commercializzate compaiono la Santa Maria, la Carmen, William e la pera Coscia



L’andamento di questo frutto ci preoccupa maggiormente: aumentano i costi, anche per la logistica, e per il momento manca il calibro. Con l’arrivo delle basse temperature – conclude l’operatore dell’Ortomercato - i consumi di pere e mele dovrebbero aumentare”. 

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