Banane, in Unione Europea mercato in fermento

La produzione è in aumento come effetto delle politiche europee come Posei e Psr

Banane, in Unione Europea mercato in fermento
Il mercato delle banane in Unione Europea si muove su un orizzonte di crescita. Se i consumi sono spinti da un alto livello qualitativo dei frutti (clicca qui per approfondire), tutto il settore può beneficiare delle politiche europee di conservazione e produzione.
Ma com’è la situazione ora che il meccanismo di stabilizzazione per le banane è scaduto?

Come si legge sul sito ufficiale dell’Unione Euorpea, il Posei ("Programme d'Options Spécifiques à l'Eloignement et à l'Insularité" ovvero il sistema di misure specifiche per l'agricoltura a favore delle regioni ultraperiferiche dell'Unione) e i programmi di sviluppo rurale (Psr) hanno continuato a sostenere i produttori di banane dell'UE nelle regioni ultraperiferiche, contribuendo a preservare la produzione di banane nella comunità nonostante un contesto di aumento dei volumi di importazione e concorrenza da Paesi terzi.



La situazione di mercato interna dopo la scadenza del meccanismo di stabilizzazione per le banane, i dati sono più che positivi, come riporta una relazione della Commissione Europea: dal 2012 al 2021 nell'UE l'offerta totale comprendente le importazioni e la produzione interna è aumentata del 37% fino a raggiungere 5,8 milioni di tonnellate nel 2021, rendendo l’Unione il mercato delle banane più importante del mondo. 
Se guardiamo solo i dati del 2021, la produzione dell'Unione ha rappresentato circa l'11% dell'offerta totale, mentre le importazioni sono arrivate principalmente dai paesi dell'America Latina (74%) seguiti dai paesi Acp(ndr Africa, Caraibi, Pacifico pari al15%).
In generale la produzione ‘autoctona’ è rimasta stabile tra il 2012 e il 2021 (con importanti variazioni regionali dovute a eventi climatici e parassiti), mentre l'aumento della domanda da parte dei consumatori dell'UE è stato soddisfatto da un aumento delle importazioni pari all'89% dell'offerta totale nel 2021 (partendo dall’85% nel 2012).
La relazione evidenzia anche l’evoluzione positiva dei prezzi per i produttori dell'UE negli ultimi anni a fronte di valori in diminuzione per il prodotto importato (soprattutto dall'America Latina). Una situazione che ha permesso ai produttori dell'UE di mantenere una quota di mercato stabile in termini di valore per la maggior parte di questo periodo. A spingere sulla competitività del settore europeo delle banane sono in particolare la strategia di marketing e un uso efficiente delle risorse Posei e Psr.



I produttori di banane europei hanno sempre trovato un ottimo appoggio nelle politiche agricole e commerciali dell’Unione Europea. “Nel periodo di operatività del meccanismo di stabilizzazione per le banane i produttori di banane dell'UE – si legge nella relazione - pur perdendo quote di mercato in termini di volume, sono riusciti a mantenere una quota di mercato piuttosto stabile in termini di valore grazie a un'evoluzione positiva dei prezzi. Ciò è avvenuto in un contesto di aumento dei consumi nell'UE e dei volumi delle importazioni, nonché di diminuzione dei prezzi delle importazioni provenienti dall'America latina”.
A favorire la competitività del settore europeo delle banane sono state un’ottima strategia di marketing e l'uso efficiente delle risorse del Posei e dei Psr. “Mentre i produttori portoghesi e soprattutto spagnoli sono riusciti a mantenere prezzi elevati e ad aumentare leggermente l'offerta – specifica la relazione - i produttori francesi sono stati colpiti dalla perdita di produzione, dall'aumento dei costi di produzione e dalla diminuzione dei prezzi. Infine, al momento della stesura della presente relazione l'impatto dell'invasione dell'Ucraina non aveva ancora trovato riscontro nei dati ufficiali disponibili. La pressione inflazionistica che colpisce tutti i prodotti di base e il probabile considerevole calo della domanda da parte dei paesi colpiti dalla guerra dovrebbero incidere anche sulla catena di approvvigionamento delle banane e sul mercato delle banane dell'UE, sia a breve che a medio termine”.

Il Posei in dettaglio
Per le sue caratteristiche specifiche, lo schema Posei dell'UE sostiene i settori agricoli delle regioni ultraperiferiche con un totale di 653 milioni di euro all’anno, di cui il 43% (pari a 280 milioni) destinato al settore delle banane: 129,1 milioni di euro all’anno per Guadalupa e Martinica (Francia), 141,1 milioni di euro  per le Isole Canarie (Spagna), 8,6 milioni di euro per Azzorre e Madera (Portogallo). 
“Il Posei è essenziale per mantenere la produzione agricola locale e garantire un approvvigionamento adeguato di prodotti agricoli nelle regioni ultraperiferiche - conclude la relazione – anche se non definisce alcuno stanziamento specifico per la produzione di banane: sono gli Stati membri a decidere, sulla base delle priorità individuate nei programmi di ciascuna regione ultraperiferica, i tipi di misure da applicare, le loro dotazioni finanziarie e le condizioni di ammissibilità”.

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