Ticchiolatura, come la nebulizzazione può contrastarla

L'esperienza di un produttore: «Su meleto grandi risultati con Martignani»

Ticchiolatura, come la nebulizzazione può contrastarla
Con la crisi climatica e il costo dei prodotti fitosanitari che stanno mettendo a dura prova gli agricoltori, l’utilizzo adeguato delle risorse è imprescindibile soprattutto durante i trattamenti agronomici. L’azienda romagnola Martignani è stata pioniera grazie ai suoi nebulizzatori che puntano ai trattamenti con miscele concentrate fino a 10 volte, con risparmi fino al 90% di acqua, 30% di prodotto fitosanitario in meno e senza nessun gocciolamento a terra, riducendo drasticamente le perdite per deriva nell’aria.
Testimonianza dell’efficacia delle macchine Martignani ci arriva dal produttore Corrado Pellegrini che a Mezzocorona (Trento) coltiva in regime biologico 10 ettari di vigneto e 8,5 ettari di meleto. 



Principalmente utilizza i nebulizzatori Martignani Whirlwind Turbo 1 per il vigneto e il Whirlwind Sudtirol per il meleto. Nel caso del melo, Martignani ha sempre profuso grande attenzione al contenimento della ticchiolatura con le macchine dell’azienda è possibile realizzare dei trattamenti al suolo, con lactofermenti, per prevenire la malattia senza necessità di prodotto chimico.
“Utilizziamo Martignani – afferma Corrado Pellegrini – dal 1985 poiché abbiamo avuto grandi risultati con il basso volume e questo ci permette di contenere i costi. Inoltre, per velocità di lavoro e di esecuzione sono macchine che soddisfano le nostre richieste, riducendo l’esigenza di manodopera”.
“A differenza di altre realtà che sollecitano gli alti volumi – aggiunge Corrado Pellegrini - per stimolare una migliore bagnatura, Martignani permette trattamenti a basso volume dei nebulizzatori con un risparmio idrico notevole. Basti considerare che utilizziamo 140 lt/ettaro di acqua nei trattamenti sul meleto contro i 1000 lt/ettaro di molte aziende che usano atomizzatori convenzionali”.



Inoltre, non sono stati riscontrati problemi di otturazione degli ugelli con prodotti quali Polisolfuro di Calcio e formulazioni di Rame, grazie agli ugelli con diametro di 4 mm. Le macchine non sono per niente energivore, infatti, grazie a dei regimi di rotazione motore contenuti il consumo di carburante è ottimizzato.



“Nel meleto – spiega il produttore – la torretta verticale del modello Whirlwind Sudtirol agevola la vicinanza con il frutto evitando che si disperda prodotto e anche in presenza di vento non si mostrano fenomeni di deriva”
L’importanza dei trattamenti non risiede più esclusivamente sui benefici alla pianta ma anche nel risparmio dei tempi, dei costosi prodotti fitosanitari e nel rispetto dell’ambiente e questo può essere possibile solo con delle macchine adeguate – conclude Pellegrini.

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