«Drupacee, l'interesse c'è ma il mercato rimane affollato»

Scavo (Il Girasole): «Qualità ottimale per le medio-tardive»

«Drupacee, l'interesse c'è ma il mercato rimane affollato»
Le pesche e nettarine italiane stanno vivendo un periodo di offerta leggermente superiore alla domanda, ma ad oggi l’interesse, fortunatamente per i produttori, continua ad essere alto, tanto che anche nella commercializzazione si deve fare i conti con un mercato ancora affollato. Lo testimonia Giovanni Scavo, responsabile commerciale della cooperativa siciliana Il Girasole



“La campagna, per noi che commercializziamo solo prodotto medio-tardivo, è entrata nel vivo da una settimana ed è positiva – spiega Scavo a IFN –. La qualità dei frutti è ottima, così come il loro aspetto e il gusto”. Nonostante in tanti abbiano lamentato una riduzione del calibro per la prolungata siccità, Scavo invece esalta le temperature alte, che hanno conferito maggiore sapore alle drupe. 

“Siamo abituati a situazioni di criticità che ci mettono a dura prova, ma la siccità non ci ha arrecato problemi per quanto riguarda la pezzatura, infatti i nostri soci sono dotati di invasi per l’irrigazione delle piante. Da questo punto di vista ci spaventa di più il maltempo che potrebbe abbattersi sull’isola danneggiando le coltivazioni”. La fase dolente per ora riguarda la vendita. “L’inizio della nostra campagna – continua il responsabile commerciale - corrisponde solitamente con la fine del prodotto dal nord Italia e degli areali pugliesi. Per una settimana però dobbiamo ancora fare i conti con la loro presenza e per questo l’offerta risulta leggermente superiore alla domanda”. 



La domanda rimane comunque elevata nonostante sul mercato si stiano affacciando nuovi prodotti quali mele e pere. “Il nostro mese migliore è sicuramente settembre. Se il bel tempo regge al nord non avremo nessun problema né sulla commercializzazione né sui consumi. L’incognita vera al momento è un’altra: il potere di acquisto delle famiglie. Con il rientro in aula si spende molto per il corredo scolastico e anche le bollette stanno diventando un problema sempre più serio mettendo a repentaglio le disponibilità economiche degli italiani”.

La cooperativa ha sede a Paternò (Catania), ma per le drupacee raccoglie soci che producono nella zona tra Caltanissetta e Agrigento. Qui le superfici attualmente coprono 40-50 ettari, e sono in aumento. 
“Uno dei problemi che abbiamo con le pesche - continua - è il conferimento in cooperativa da parte delle realtà che ci sono più distanti, considerato che il gasolio è quasi a 2 euro al litro”.



La produzione annuale è stimata attorno ai 12mila quintali, che vengono assorbiti per il 60% dalla Gdo e per il 40% dai mercati all’ingrosso. I frutti vengono commercializzati con i marchi Felicia e Donna Rosa in vaschette in plastica Pet riciclabile da un kg, per quanto riguarda il confezionato, e in padelle monostrato 30x50 o 60x40 per lo sfuso. 

“A livello di packaging cerchiamo di investire per essere sempre più green – conclude Scavo - ma i costi esagerati e le difficoltà nel reperire le materie prime non facilitano la situazione, utilizziamo comunque materiali riciclabili e cerchiamo di ridurre l’impiego di materiali d’imballaggio superflui”.

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