Mele bio, come ampliare la gamma

Eberhöfer (Vip): «Prevediamo un buon raccolto, volumi in contrazione del 10%»

Mele bio, come ampliare la gamma
Anche le mele biologiche hanno bisogno di più segmentazione: dalle varietà alla fascia prezzo, sono diversi gli elementi su cui puntare per rafforzare la categoria all'interno dei punti vendita. E il Consorzio VIP porta al Biofach - la fiera del biologico che si è aperta ieri a Norimberga - la sua strategia. Ne abbiamo parlato con Gerhard Eberhöfer, responsabile del prodotto biologico di VIP.

Eberhöfer, cosa c'è dietro una mela bio di VIP?

C'è la Val Venosta, con le sue condizioni ideali per la coltivazione delle mele, e il lavoro di circa 280 agricoltori della valle che si dedicano alla coltivazione biologica. E poi c'è VIP, che come First Class Apple Partner non solo garantisce un prodotto di alta qualità che proviene al 100% dai propri soci, ma si distingue anche per le innovazioni tecniche nella lavorazione e nella tracciabilità e per l'affidabilità del servizio clienti. Nel moderno impianto di confezionamento biologico ad alta capacità di imballaggio, garantiamo una lavorazione delicata e la tracciabilità al cento per cento di ogni mela biologica. La nostra forza, grazie alle diversità varietà che produciamo, è la disponibilità di mele biologiche per 12 mesi all'anno.

Come può essere segmentata l'offerta bio in Gdo? E qual è la vostra strategia?

Prima di tutto teniamo in considerazione la rilevanza che l'Unione Europea dà al bio. Proprio alla luce di questo, dovrebbe essere un obiettivo comune tra produttori e distributori quello di trovare sempre maggiori opportunità di vendita. Serve più visibilità e più spazio al prodotto biologico sugli scaffali della Gdo: è fondamentale una maggiore scelta di varietà con sapori diversi, che si tratti di varietà club o standard.



Svilupperete un'offerta di mele bio club?

Sì, fa parte della nostra strategia di sviluppo di questo segmento. Oltre alla Bio Golden Delicious, disponibile da fine settembre per i successivi 12 mesi, e alla Bio Gala, disponibile dal 25 agosto fino ad aprile 2023, ci sarà tutta una serie di varietà club bio dai differenti gusti e periodi di maturazione: la varietà club Minneiska - SweeTango®, fruibile dal 25 agosto fino a circa metà ottobre; Ambrosia™, disponibile da metà ottobre a metà gennaio; la R201 - Kissabel®, a disposizione dei consumatori nel periodo intermedio tra le due; poi la dolcissima Scilate - envy™, da metà dicembre a metà marzo 2023; la acidula Nicoter - Kanzi®, fruibile da gennaio a fine maggio; infine, WA38 - Cosmic Crisp®, in distribuzione fino a giugno 2023 e, nei prossimi anni, si prevede di ampliare il calendario fino al termine di luglio.

Un'offerta bio destinata ad ampliarsi, dunque. La comunicazione diventerà sempre più importante?

Certo, e per questo ciascuna mela ha un nome e un cognome! In ogni confezione apponiamo una etichetta attraverso la quale il consumatore può accedere alla piattaforma online ‘BioGraphy', da cui può risalire all'agricoltore della Val Venosta che ha coltivato le mele. Un modo per rafforzare i nostri valori fondanti: trasparenza, tracciabilità e rintracciabilità, garanzia dell’origine, consumo consapevole.



Ci può essere un bio premium e un bio più attento alla convenienza?

Credo serva ampliare la gamma offerta sia nel segmento di prezzo base (classe commerciale II) con mele distribuite in sacchetti o sfuse; sia nel segmento premium, idealmente disponibile in confezioni sostenibili e di alta qualità.

Le nuove raccolte sono ormai all'orizzonte. Che prospettive ci sono? L'andamento climatico estivo influenzerà lo sviluppo dei frutti?

Prevediamo un raccolto di mele biologiche di buona qualità, ma con quantitativi di circa il dieci per cento in meno rispetto all'anno scorso, attestandoci su circa 40.000-44.000 tonnellate di mele biologiche. La qualità del prodotto prevista è ancora una volta molto buona, anche grazie alle condizioni climatiche, che sono state benevole. Per esempio, al momento non abbiamo avuto danni da grandine.

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