«Albicocche bio, campagna positiva»

Il produttore Marchesini: «L’integrità dei terreni protegge dalla siccità»

«Albicocche bio, campagna positiva»
La campagna delle albicocche è stata contraddistinta da alti e bassi, dopo un inizio sfavillante favorito dal caldo precoce poi vi è stato il solito dormiveglia causato dall’offerta eccessiva di varietà che si susseguono in modo repentino, ed ogni anno con l’innalzamento delle temperature, il problema si fa sempre più evidente.
“Anche per le albicocche in biologico – afferma Daniele Marchesini dell’omonima azienda agricola che produce questi frutti a Colognola ai Colli (Verona) – l’innalzamento delle temperature ha anticipato la fine della campagna commerciale di dieci giorni, però le vendite sono andate bene con delle ottime pezzature, possiamo ritenerci soddisfatti dell’impatto del prodotto bio”. 



Puntare a varietà più longeve

“Le varietà che coltiviamo sono medio-tardive come Rubista, Orange Rubis, Faralia e Farbela poiché le reputiamo più competitive e soprattutto hanno una shelf-life migliore – prosegue il produttore - ed è un aspetto importante visto che i tempi di vendita, a causa dell’eccessiva offerta, sono più lunghi. Puntare a gestire i quantitativi sarà fondamentale nelle prossime campagne commerciali”.



“Ovviamente – puntualizza Marchesini – il prodotto biologico ha avuto una marcia in più, perché oltre alla salubrità ha mantenuto delle pezzature importanti. La scelta della produzione biologica consente di ottenere frutta sana ma anche un prodotto con grandi caratteristiche morfologiche. I terreni in bio grazie alla presenza di microorganismi ad un buon livello di fertilità hanno impattato meglio il problema della siccità. Il biologico ha tutelato i terreni e li ha resi più resilienti mostrando delle potenzialità importantissime”.
Trattamenti
L’impresa veneta supporta la fertilità dei terreni con trattamenti con i microorganismi e la sostanza organica. “Ovviamente la siccità e le alte temperature accrescono l’esigenza idrica e dell’irrigazione di emergenza, ma un terreno con un’adeguata percentuale di sostanza organica tutela la resa – precisa Marchesini - Molto efficaci anche i trattamenti con zeoliti e polvere di basalto che proteggono la vegetazione contro gli afidi e malattie fungine. Il cambiamento climatico – conclude il produttore – metterà al centro dell’attenzione il biologico perché sarà una soluzione per far adattare i terreni alle nuove temperature che saranno sempre più pressanti”.

Copyright 2022 Italiafruit News