Carrefour, l'algoritmo consiglia gli acquisti

Test in Francia per la spesa online: alternative più salubri o sostenibili

Carrefour, l'algoritmo consiglia gli acquisti
Immaginate di fare la spesa, di aver appena messo nel carrello un sacchetto di patatine fritte e di sentire una vocina - e non è quella della vostra coscienza - che vi invita a scegliere qualche cosa di più sano, come una confezione di frutta fresca. Voi proseguite sulla vostra strada, vi serve uno snack, e allora il consiglio si orienta sulla frutta secca, magari bio. Ecco, se in un supermercato lo scenario è futuristico, nel commercio digitale tutto ciò è possibile: in Francia Carrefour ha sviluppato qualche cosa di simile, un algoritmo che offre ai clienti prodotti alternativi, più sani ed ecologici, di quelli che hanno già messo nel carrello.

E' un po' come se il cassiere, prima di passare un articolo sul lettore del codice a barre si fermasse un secondo, vi guardasse negli occhi e - facendo leva anche su un piccolo senso di colpa - vi proponesse un piano B. Niente di diametralmente opposto, insomma, se avete voglia di patatine o di pancetta l'alternativa non è un altro prodotto, ma una referenza con un Nutriscore migliore, oppure con meno additivi e conservanti.



Il distributore sta testando questa soluzione da un mesetto. Ma come vengono identificate le possibile alternative? L'algortimo considera una serie di fattori, dall'origine del prodotto (francese, locale, di importazione...) al suo Nutriscore, dall'Ecoscore alla produzione biologica. Prezzo, marca privata o Mdd invece non vengono considerati. Le alternative sono generalmente un po' più costose dei prodotti inizialmente scelti.



"Il nostro algoritmo è ancora in fase di test", spiega Elodie Perthuisot, direttore della trasformazione digitale di Carrefour. Un cervellone artificiale che impara dall'esperienza di acquisto dei consumatori stessi. Nelle prime due settimane di test, tra l'8 e il 10% dei clienti si è mostrato interessato a una versione più sana del proprio carrello della spesa, come riporta il quotidiano Le Figaro. E tra questi, il 37% sostituisce almeno due prodotti.

Un algoritmo in fase di miglioramento dunque, che presto potrebbe suggerire i prodotti anche in base alla migliore remunerazione degli agricoltori. E, assicura il giornale francese, nei piani del retailer - visto il periodo - ci sarebbe anche un algoritmo anti-inflazione.



Anche noi abbiamo testato l'algoritmo. Nel fare la spesa abbiamo messo nel carrello dei crostini al bacon, Nutriscore E, peggio di così non si può. Carrefour ci consiglia di sostituirli con analoghi crostini sempre alla pancetta affumicata, ma con Nutriscore D e in questo caso pure di un prezzo più basso. Per il prosciutto cotto la nostra scelta era ricaduta su una vaschetta di affettato estero e il distributore ci invita a cambiare in favore di un prodotto d'origine francese.
A proposito di prodotti di importazione avevamo voglia di un kiwi giallo Sungold della Zespri, venduto a 0,99 euro al pezzo, ma Carrefour ci suggerisce una confezione di kiwi Hayward, sempre neozelandesi, ma biologici.

Copyright 2022 IFN Italiafruit News