Albicocche, calibri sacrificati sull’altare della siccità

Ora entrano in scena le varietà medio-tardive. Iodice: «Ci si aspetta un mercato più vivace»

Albicocche, calibri sacrificati sull’altare della siccità
Un grande enigma. Interpretare la campagna commerciale delle albicocche non è mai stato facile negli ultimi anni. E anche questa stagione non fa differenza. Riavvolgiamo un attimo il nastro: il gran caldo già a primavera ha contribuito a un esordio più che positivo delle drupacee, ma poi il mercato si è ingolfato. Tra i fattori che hanno determinato la fase di stallo commerciale c’è proprio il caldo e la siccità: con queste condizioni climatiche ottenere calibri sostenuti è complicato e le quotazioni ne risentono.



“La fioritura è stata promettente perché non si sono manifestate le tanto temute gelate - dichiara Ruggiero Iodice, titolare dell’azienda agricola F.lli Iodice che dedica 5 ettari alle varietà medio-tardive a Canosa di Puglia – La produzione dei nostri albicocchi è stata superiore del 20% rispetto un anno di produzione normale, ma il grande problema è stata la carenza d’acqua che ha costretto i produttori a rinunciare ai calibri più grandi”.
“Purtroppo – continua l’imprenditore pugliese – a causa della siccità molti produttori hanno limitato le irrigazioni nelle fasi di accrescimento e questo ha compromesso sia le pezzature ma anche la qualità della drupa. I calibri piccoli hanno inondato i mercati, dove non si è smaltita una consistente offerta di varietà precoci di albicocca”.



Per quanto riguarda le varietà medio-tardive come Faralia, Farbela e Farbaly Iodice afferma: “Ci si aspetta un mercato più vivace, magari dettato da un’offerta più bilanciata e ci auguriamo che non ci si scorni con l’Orange Rubis, che è tra le varietà più performanti da un punto di vista organolettico. Il punto di forza delle medio tardive è una gestione della raccolta più semplice, inoltre questi frutti hanno una shelf-life maggiore. In cella hanno una tenuta che va oltre il mese”.
“A questo punto il mercato delle albicocche – conclude Ruggiero Iodice - si giocherà sempre più sulle pezzature visto che l’offerta non manca”.

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