Acqua dal fiume per irrigare, rischia 40.000 euro di multa

Acqua dal fiume per irrigare, rischia 40.000 euro di multa
I Carabinieri forestali della stazione di Brisighella, durante un servizio finalizzato a prevenire e reprimere eventuali illeciti in materia di attingimenti irregolari lungo l’asta del fiume Senio, sono stati allertati dal rumore di una pompa idraulica.
Attingeva abusivamente dal fiume Senio, nel Comune di Faenza, per irrigare i terreni della propria azienda agricola. Un illecito particolarmente grave, soprattutto alla luce della preoccupante condizione di siccità in cui versa da mesi il nostro territorio e che ha portato i sindaci della provincia a emettere ordinanze volte a razionalizzare l’utilizzo dell’acqua pubblica, vietandone l’uso in alcune fasce orarie.



A scoprirlo sono stati i Carabinieri forestali della stazione di Brisighella i quali, durante un servizio finalizzato a prevenire e reprimere eventuali illeciti in materia di attingimenti irregolari lungo l’asta del fiume Senio, sono stati allertati dal rumore di una pompa idraulica. Quest’ultima risultava immersa e funzionante nel fiume senza alcun cartello identificativo che riportasse gli estremi della concessione e i dati del titolare. Pertanto i militari hanno percorso il tratto del fiume dal punto di prelievo seguendo la tubazione e hanno constatato che il prelievo abusivo serviva a riempire un invaso artificiale a servizio di un’azienda agricola limitrofa.
Al titolare dell’azienda è stata immediatamente intimata la sospensione dell’attingimento in quanto effettuato in violazione al divieto di prelievo imposto dalla Determinazione Dirigenziale di Arpae del 27 maggio 2022. Da successivi accertamenti, i Carabinieri forestali di Brisighella hanno appurato che il titolare dell’azienda agricola non possedeva alcuna autorizzazione al prelievo di acque superficiali dal fiume Senio, ma risultava concessionario di un solo pozzo sotterraneo in tutt’altra località. Alla luce di ciò, al trasgressore sono state contestate le violazioni del Testo Unico delle Disposizioni Sulle Acque, del Regolamento sulle concessioni e la Determina di Arpae, che prevedono una sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 a 40.000 euro.

Fonte: Ravenna today