Raccolta meccanizzata, nuovi test sulle albicocche

Buoni risultati per il progetto di Conserve Italia, che continuerà sui nuovi impianti

Raccolta meccanizzata, nuovi test sulle albicocche
Continua la sperimentazione per la raccolta meccanizzata della frutta destinata ad essere trasformata. 
Dopo esser partito nel 2019 (clicca qui per approfondire) il progetto prosegue ora nell’azienda agricola di Nicolas Liverani a Chiesuola di Russi (Ravenna). Qui è stato effettuato con successo il test di raccolta meccanizzata di un ettaro di albicocche destinate alla trasformazione industriale per la realizzazione di succhi di frutta con i marchi Yoga, Valfrutta, Derby Blue e Jolly Colombani di proprietà di Conserve Italia. 



Capofila dell’iniziativa è Conserve Italia, che collabora con alcune cooperative agricole di primo grado aderenti al consorzio, a partire da Agrintesa. L’obiettivo è rivoluzionare la raccolta della frutta: grazie ai macchinari specializzati, si punta ad un miglioramento in velocità e precisione della raccolta, oltre ad un’ottima risposta per la carenza di manodopera che affligge ormai tutto il settore.

“Nel 2019 abbiamo messo a dimora il primo impianto di albicocche predisposto appositamente per la raccolta meccanizzata, che è stata effettuata con una soluzione della Imeca-Sacaia di Pordenone” spiega Mattia Onofri, responsabile frutta di Conserve Italia.
Soddisfacenti i risultati della nuova prova, che ne segue altre già molto positive. 
“Queste sperimentazioni – aggiunge Onofri - riguardano in particolare i nuovi impianti che vorremmo mettere a dimora a partire dai prossimi anni. Attualmente sono circa 150 gli ettari di albicocche con tre varietà scelte per la trasformazione in succhi, dalle adeguate caratteristiche qualitative per questa destinazione”.

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