Fragole e susine, Aop Luce introduce il residuo zero

L'ad Giacomo Galdiero: «Fondamentale sensibilizzare i consumatori»

Fragole e susine, Aop Luce introduce il residuo zero
Una quota delle fragole prodotte da Aop Luce può ora contare sulla certificazione a residuo zero. Nel mese di maggio lo stabilimento dell’azienda dedicato alla lavorazione della frutta ha ottenuto la certificazione dall’ente Dnv: per le fragole è stato effettuato un controllo della filiera vegetale a garanzia dell’assenza di residui di prodotti fitosanitari. 

“Siamo partiti quest’anno con dieci ettari di fragole a residuo zero, che si affiancano alla linea di biologico che abbiamo lanciato nel 2020, segno della nostra volontà di diversificare l’offerta per questo prodotto ed andare oltre la fragola convenzionale” spiega a IFN Giacomo Galdiero, amministratore delegato della Aop Luce.

Giacomo Galdiero

Buoni per ora i riscontri in produzione e commercializzazione, anche se serve lavorare sulla sensibilizzazione dei consumatori. “E’ importante costruire nella mente del consumatore il concetto di residuo zero e sottolineare la differenza dal biologico – continua Galdiero - questo è un lavoro in cui sarà fondamentale il ruolo della distribuzione: il residuo zero è infatti una categoria che ha bisogno di essere costruita e valorizzata all’interno dei punti vendita”.



Aop Luce è pronta ad impegnarsi sempre di più nel percorso del residuo zero e nei prossimi giorni partirà con la commercializzazione di un’altra referenza a residuo zero, la susina

“Per ora si tratta di un piccolo test – specifica l’ad dell’azienda – stiamo coltivando una superficie di cinque ettari costituita per l’80% da susine nere a polpa rossa e bianca e per il 20% da susine bianche. Se i riscontri saranno positivi, per il prossimo anno aumenteremo sicuramente le superfici”.

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