Il nuovo corso di Penny

Il discount rinnova il marchio e continua nello sviluppo: fatturato a 1,5 miliardi

Il nuovo corso di Penny
Da Penny Market a Penny. Punto e basta. Il discount del Gruppo Rewe - che ha chiuso il 2021 con quasi 1,5 miliardi di fatturato e 404 punti vendita - ha svelato il nuovo logo “Penny, punto”, emblema del nuovo corso dell'insegna.

"Con i nuovi colori moderni e nitidi, il brand si evolve nella sua migliore espressione di chiarezza verso i propri clienti - spiega in una nota la società guidata dall’amministratore delegato Nicola Pierdomenico - responsabilità verso le persone e l’ambiente, senza mai tradire le sue connotazioni più importanti, qualità e convenienza, in grado di dare valore alla spesa di ogni giorno dei clienti rispettando e valorizzando i fornitori e le produzioni, soprattutto italiane che oggi contano per il 75% dei prodotti".



Lo scorso anno sono stati 60 i milioni di euro che il Gruppo Rewe attraverso Penny Italia ha investito nel nostro Paese, anche attraverso l’ammodernamento sostenibile di ormai il 90% dei punti vendita. Investimenti che si trasformano anche in formazione e percorsi di crescita per il personale, piattaforme logistiche e sede. Dopo le acquisizioni del 2021, che hanno portato a una crescita delle rete, quest'anno continuerà lo sviluppo nel segno della promessa verso i propri clienti: “il discount sotto casa per la spesa facile e di qualità ogni giorno”.
Con il nuovo logo - ribadisce il distributore - Penny dichiara tutta la sua volontà, e capacità, di saper innovare e crescere.



“La giusta motivazione, il continuo impegno verso l’innovazione, l’efficientamento dei processi e verso il territorio, con un approccio responsabile e sostenibile, ci permettono di crescere, di valorizzare la produzione enogastronomica italiana, di generare nuovi posti di lavoro, e garantire sempre di più un business etico e di successo – così l’ad Pierdomenico – Sono anni difficili per tutti eppure, 3 anni fa, quanto ho messo per la prima volta i piedi in Penny ho percepito che se avessi puntato sulle persone, sulle loro competenze e la loro passione, avremmo raggiunto traguardi allora impensabili”.

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