Nettarine premium, export brillante

La Grande Bellezza Italiana si espande in Francia, Germania e nei Paesi dell'est

Nettarine premium, export brillante
Si prospetta un’annata importante per le nettarine premium. Come spiega a IFN Leonardo Odorizzi, tra i sei soci fondatori de La Grande Bellezza Italiana, il prodotto italiano ha finalmente la possibilità di riposizionarsi in alcuni mercati prima dominati dall’export spagnolo, a patto che i frutti siano di alta qualità. “Complici le gelate registrate in Spagna negli ultimi mesi, i volumi delle drupacee sono in calo e alcuni Paesi, come la Francia, hanno iniziato a domandare il prodotto italiano – dice Odorizzi – è una grande possibilità per noi, anche perché l’italianità è tornata ad essere molto apprezzata nell’ambito agroalimentare”. 



E aggiunge: “L’importante è esportare sempre il meglio che abbiamo: siamo partiti sabato scorso con la spedizione della nostra linea premium in Francia, erano anni che non esportavamo in questo Paese. Continuiamo a pensare che la marca dei nostri prodotti svolga un importante ruolo attivo e rappresenti la chiave di svolta per valorizzare il made in Italy di qualità”.



La Grande Bellezza Italiana punta ad espandere i suoi traffici commerciali soprattutto in Europa Occidentale come Francia e Germania, ma l’azienda ha recentemente raccolto importanti contatti anche nell’Europa dell’est.
La campagna delle nettarine italiane è iniziata per la Grande Bellezza Italiana con il prodotto pugliese, proseguirà poi sugli areali emiliano-romagnoli per poi passare in Veneto e finire la campagna in Piemonte a settembre. Ancora una volta, come già successo per kiwi e ciliegie, l’azienda ha sviluppato un’unica filiera delle nettarine in grado di fornire la Gdo in maniera continuativa da giugno a settembre.



Fondamentale il lavoro in campagna: “Siamo stati molto impegnati con i diradi – sottolinea il socio dell’azienda – crediamo che questa tecnica contribuisca a garantire l’alta qualità dei nostri prodotti, finora esenti da problematiche fitosanitarie”.
L’alto livello qualitativo dei frutti passa anche dalla scelta del magazzino e della lavorazione. Prediligiamo magazzini a misura d’uomo, dove viene preferito il lavoro manuale a quello delle macchine – dice Odorizzi – tutti i nostri impianti sono inoltre certificati Global Gap”.

Per quanto riguarda le varietà, la Grande Bellezza Italiana ha scelto un percorso ‘alternativo’ rispetto al mercato mainstream, tornando a varietà antiche e autoctone: “Sono quelle che ci danno le maggiori soddisfazioni al palato – specifica Odorizzi - per troppo tempo abbiamo inseguito l’esigenza del mercato sul colore, che vuole le pesche più colorate possibile quando invece le più buone sono di colore giallo”.
Nell’ottica di valorizzare le varietà autoctone, l’azienda continua il suo impegno al fianco degli areali specializzati, con la speranza di commercializzare un nuovo prodotto certificato Igp già nel 2024.



I quantitativi di nettarine previsti per quest’annata sono pari a 20 mila tonnellate di prodotto lavorato e la stagione si è aperta con un buon livello qualitativo sia in termini gustativi che fitosanitari. “In una prima fase i prezzi proposti erano molto alti -  commenta Odorizzi – ora invece si stanno allineando: in giro si trovano ancora frutti a partire da 4 euro al chilogrammo ma stiamo gradualmente andando verso la normalità. Con l’assestarsi dei prezzi alla vendita, anche il consumo sta prendendo quota e il clima è in generale favorevole. Anche se al nostro prodotto premium interessa solo marginalmente, abbiamo sempre un occhio puntato ai produttori greci, che in due anni hanno triplicato i volumi di nettarine”.


Le nettarine saranno distribuite interamente con il marchio de La Grande Bellezza Italiana in confezioni per lo sfuso o in scatole da 4 frutti per il calibro AA: si tratta di una confezione in carta e PLA (fibra di mais) smaltibili al 100% nella carta.  L’azienda sta lavorando anche allo sviluppo di un mini bauletto studiato appositamente per il consumo giornaliero familiare. 

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