Ingrosso, crollano i prezzi degli ortaggi

Situazione critica, peperone unico baluardo. Il punto da Vittoria

Ingrosso, crollano i prezzi degli ortaggi
Innegabile che in questo periodo l’occhio del consumatore si concentri sulla frutta estiva e gli ortaggi vivano un fisiologico momento di calo, dopo un inverno positivo vissuto da protagonisti incontrastati del mercato.
“Ma il quadro commerciale è sconfortante - riporta a IFN Giuseppe Zarba, presidente dei commissionari dell’ortomercato di Vittoria - Dopo un inverno positivo per qualità e prezzi, adesso stiamo vivendo un declino inaspettato dettato dal caldo improvviso che non ha creato gradualità nella scelta dei consumatori”.
Inoltre, si sta vivendo una fase di transizione tra gli ortaggi: in mercato si trovano prodotti da trapianti vecchi e la merce dai nuovi ancora stenta a popolare gli stand.

 

Per quanto riguarda i prezzi vi è stato un crollo generale. “Nel mondo pomodoro – puntualizza Zarba – il ciliegino oscilla in un range tra 1/1,10 euro per trapianti nuovi e 0,40/0,60 euro per trapianti vecchi. Il piccadilly è venduto tra 0,40/0,90 e il pomodoro a grappolo è solo un miraggio, dato che il virus del Tobrfv ha fatto sentire i suoi effetti. Il datterino è l’unico articolo che regge con picchi di 1,50 euro, anche se c’è poca merce e le richieste, soprattutto quelle della Gdo, sono limitate. Per quanto riguarda la melanzana i prezzi rasentano anche i 0,20 euro”.




Zarba sottolinea come i produttori della fascia trasformata siano alle prese con i rincari dei costi di produzione e la mancanza di manodopera. Fattori che stanno scoraggiando gli agricoltori a investire nei nuovi trapianti.
Solo i peperoni sembrano non sentano risentire di questa fase, mantenendo un buon mercato con una domanda stabile e prezzi che si attestano tra 1,60/1,80 euro.
Per vedere degli spiragli positivi per gli ortaggi bisognerà attendere qualche settimana, quando saranno a pieno regime i nuovi trapianti e lo scombussolamento dei consumi da primo caldo sarà passato. Si spera.

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