«La mela non si tocca»

Agricoltura sostenibile, Diachem la valorizza in un mini-film

«La mela non si tocca»
È un dato di fatto come il settore ortofrutticolo stia cercando nuove strade per comunicare in maniera originale e, soprattutto, emozionale. Proprio quest’ultimo aspetto è quello più studiato dagli esperti di marketing delle diverse aziende, in quanto l’ortofrutta viene troppo spesso percepita come un prodotto “basico” ed in quanto tale sembra non possa suscitare grandi emozioni, a differenza dei cugini vignaioli, che fanno della sfera emotiva una carta vincente per ammaliare i consumatori.



Ma come ben sappiamo la filiera ortofrutticola non è certo priva di iniziativa, e gli Spettacoli alla frutta (la cui retail premiere è stata presentata la settimana scorsa a Think Freshclicca qui per approfondire) sono un esempio lampante. Se le 17 imprese protagoniste del progetto hanno sfruttato l'arte teatrale come canale comunicativo, Diachem azienda lombarda specializzata nella produzione di agrofarmarci e fertilizzanti - ha ideato e prodotto un mini-film intitolato “La mela non si tocca”.


Il movie, dalla durata di 4 minuti, è ambientato nel Medioevo, più precisamente all’interno della corte di un castello, dove un Conte e la sua Contessa obbligano un arciere a colpire con il suo dardo una mela rossa posta sulla testa di sua figlia. La sorte della mela sembra segnata, ma davanti allo stupore di tutti, la graziosa fanciulla blocca la freccia appena in tempo salvando in questo modo la mela. Il tutto si conclude con la ragazza che invita i reali ad assaggiare il prezioso frutto e fin dal primo morso i “cattivi” si mostrano entusiasti del sapore, pentendosi della scelta che stavano per compiere.



“Chiaramente il film ha un significato metaforico - spiega a Ifn Milena Crotti, product development & communication specialist Diachem - abbiamo volutamente evitato citazioni di carattere tecnico in modo da avvicinare una platea più ampia possibile. L’obiettivo è quello di trasmettere il concetto di agricoltura sostenibile evocando una storia comprensibile a tutti, e dal forte impatto visivo. Per Diachem è fondamentale proteggere e nutrire quella mela, salvaguardando allo stesso tempo la biodiversità, che in questo caso è rappresentata dalla volpe".



Non toccare quella mela rappresenta un unicum in un settore troppo spesso autoreferenziale e privo di coraggio nel cercare nuove vie di comunicazione: “Il coraggio non ci manca, visto e considerato che già da qualche anno a questa parte abbiamo sviluppato campagne di comunicazione dal forte impatto visivo, sostenute da racconti a metà tra la fiaba e la saga. Su questo aspetto va dato merito alla proprietà, che ha sempre spronato il reparto marketing e comunicazione a intraprendere nuove strade, senza preconcetti. Una fiducia che è stata ripagata dai risultati estremamente positivi, come dimostrano i commenti d’incoraggiamento che abbiamo ricevuto anche dai nostri concorrenti”.

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