«Fragole del nord, i prezzi sono troppo bassi»

L'azienda agricola Bonetto: «Meglio puntare sulle tardive per evitare la sovrapproduzione»

«Fragole del nord, i prezzi sono troppo bassi»
La produzione di fragole in Veneto si è spostata di qualche settimana per evitare la concorrenza meridionale e ottenere prezzi più alti. Da qualche anno il produttore Paolo Bonetto, dell’omonima azienda agricola che si trova a Giacciano con Baruchella (Rovigo), spinge la coltivazione fino a luglio.

“Ho iniziato a raccogliere qualcosa da quindici giorni a questa parte – racconta Bonetto a IFN -. I volumi importanti ci saranno ancora per questa settimana, poi andranno via via a scemare. La mia campagna è iniziata in ritardo perché non punto più sulle varietà precoci, non ha senso. Un tempo sì perché i prezzi erano alti, ma il sud Italia ha cambiato la produzione arrivando sempre prima, quindi per me ha più senso dedicarmi a varietà come Vivara e Portola che riescono ad arrivare fino a luglio”.

  

La presenza importante delle fragole del Sud tiene i prezzi bassi. “Le quotazioni sono abbastanza ridotte: vanno dai 2 ai 3,50 euro al kg. Al prezzo più alto – prosegue il produttore - troviamo solo merce capace di distinguersi, quindi considerando i costi di produzione siamo sottocosto o proprio al limite. Per guadagnarci, visti i rincari che abbiamo avuto alla produzione, dovremmo venderle almeno a 3 euro al kg, ma non sempre è possibile”.



Secondo Bonetto c’è un esubero di quantità. “Rispetto al prodotto che c’è la domanda è scesa parecchio. In primavera solitamente i consumi dovrebbero aumentare perché si ha più voglia di fragole, ma quest’anno non sta andando così. Giovedì e venerdì c’è stato maggiore interesse in vista della festa della mamma, ma già oggi (ieri per chi legge) i consumi sono precipitati”.

L’azienda agricola Paolo Bonetto dedica alle fragole 3 ettari, la cui produzione viene assorbita principalmente dai mercati ortofrutticoli e dalla ristorazione. 

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