«Periodo piatto, la frutta primaverile è in ritardo»

Marzola (Agribologna): «Le fragole emiliano-romagnole scalzano quelle del Sud»

«Periodo piatto, la frutta primaverile è in ritardo»
“È un periodo spento per la frutta, con molti prodotti primaverili che sono in ritardo”. Lo afferma Wainer Marzola, venditore dello stand di Agribologna presso il Caab di Bologna.

Sulle fragole provenienti dalla Basilicata c’è una flessione nel prezzo del prodotto in seguito all’arrivo sul mercato della merce emiliano-romagnola.
“Appena è entrata la referenza locale si è visto un calo delle vendite, anche perché le nostre fragole si presentano con un aspetto migliore rispetto a quelle meridionali, più macchiate, probabilmente a causa del maltempo dato che di notte continua a fare freddo”.



Al momento le fragole provenienti dall’Emilia-Romagna si vendono tra i 4 e i 4,20 euro, mentre quelle buone della Basilicata in un range tra i 2,50 euro e i 3, come dichiara Marzola. “Il consumo è legato al fine settimana, in particolare il carico avviene il venerdì e solo in minor parte il lunedì”. 

“Le albicocche sono in ritardo dal sud di almeno una settimana, e per le nostrane bisogna aspettare ancora una quindicina di giorni. Anche le ciliegie non saranno pronte fino alla fine del mese. Per quanto riguarda le mini angurie, sono iniziati i primi stacchi ma è un prodotto che ancora non offriamo perché i quantitativi sono pochi.”



“Siamo in una fase di passaggio – continua il grossista – in cui ancora si vendono bene i prodotti invernali come le arance. Tarocco e Navel stanno per finire e le quotazioni sono alte, mentre a breve si parte con la campagna della varietà Valencia. Chiaramente gli agrumi hanno subito un calo di interesse da quando sono arrivate le fragole, ma le temperature basse favoriscono il loro consumo”.



Prosegue bene invece l’esordio commerciale del melone di provenienza siciliana. “Red Falcon e Mundial si presentano bene e sono buoni – commenta Wainer Marzola -. I prezzi del retato si attestano tra i 2,20 e i 2,70 euro al kg. Le vendite sono più alte nel fine settimana, ma ancora il freddo non fa ingranare troppo la maturazione e non invoglia nemmeno nel consumo”.

Sulle pere di importazione i prezzi si mantengono alti: “una Abate del Sudafrica o del Cile si vende dai 25 e i 26 euro al collo, quindi una confezione da 10 kg. Le quotazioni della William Bianca sono attorno ai 21/22 euro al collo”.

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