«Aggregazione, la forza del nostro progetto»

«La patata dal cuore veneto» si racconta tra risultati raggiunti e nuovi progetti

«Aggregazione, la forza del nostro progetto»
Un anno fa al Macfrut il consorzio dal Cuore Veneto lanciava una sfida nel mercato pataticolo italiano: riunire i produttori di Verona, Padova e Vicenza nel progetto de “La patata dal cuore veneto” (clicca qui per approfondire). Ad un anno esatto dalla sua presentazione, il consorzio continua a crescere con 25 produttori e oltre 480 ettari coltivati per una capacità produttiva di 25 mila tonnellate.
 


“I nostri programmi sono semplici ma allo stesso tempo ambiziosi – spiega a IFN il coordinatore del progetto Piergiorgio Agostini – semplici perché non ci stiamo inventando nulla di nuovo a livello di produzione; allo stesso tempo siamo ambiziosi perché crediamo tantissimo nel concetto dell’aggregazione. Sia in Veneto, il nostro territorio di partenza, che nel settore generale è davvero difficile investire in aggregazione: è complicato creare masse critiche che possano diventare competitive nelle sfide del sistema distribuzione e produttivo”.
E continua: “Se fino ad oggi bisognava puntare sull’aggregazione per competere nel settore distributivo, oggigiorno il concetto si estende anche lato produzione: non si possono affrontare i rincari e gli investimenti in agricoltura di precisione e colture sostenibili senza essere strutturati”.
 

Ad oggi il consorzio si sviluppa su tre siti di stoccaggio da 16 mila tonnellate, due centri di lavorazione e un’azienda di logistica partner con potenzialità elevate in termini di confezionamento. Gran parte della produzione del consorzio ha già ottenuto il marchio QV Regione Veneto ma gli operatori sono già al lavoro per estenderlo alla totalità della produzione.
 
“Siamo arrivati al cuore del nostro obiettivo – sottolinea Agostini – ovvero mettere a fattore comune realtà storiche produttrici di patate per poter utilizzare sul mercato l’esperienza delle singole aziende. Vogliamo essere in grado di competere con i costi e le esigenze di un’agricoltura sostenibile ma serve tanta competenza e professionalità. Il nostro obiettivo per il futuro è sicuramente arrivare ad un’agricoltura di tipo rigenerativa”.
 
Una filiera strutturata in grado di rispondere agli attuali fabbisogni energetici e alle normative europee, competitività e nuove tecnologie sono le vere chiavi di sviluppo del consorzio: “Crediamo che senza questi elementi, un’azienda di commercializzazione non possa prendere impegni con il mercato - commenta il coordinatore del progetto – ad oggi siamo soddisfatti perché la Gdo non solo riconosce il nostro percorso strategico e importante, ma inizia a guardarlo con interesse”.


 La mascotte Pepi Dora ad un evento promozionale

Tutti gli strumenti messi in campo anno scorso – come il packaging riciclabile, la mascotte Pepi Dora e il fumetto dedicato ai più piccoli – hanno contribuito a favorire la promozione del progetto e sono stati presentati agli eventi regionali tra cui “Lago di Garda in love”. A creare interesse, come specifica Agostini, è soprattutto la mascotte: “Contribuisce a richiamare l’attenzione dei consumatori e a promuovere il territorio, mentre sono di grande stimolo le videoricette fruibili tramite il Qr Code stampato sulle confezioni.
 
Le attività del consorzio non si fermano e le novità saranno presentate in anteprima al Macfrut, nello spazio dedicato al padiglione B3 stand 140.

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