«Meloni, la nostra strategia di valorizzazione»

Donnalia punta su un packaging premium per conquistare i buyer

«Meloni, la nostra strategia di valorizzazione»
L’occhio vuole la sua parte, è acclarato. Su questo Ortofrutta Di Pasquale ha ben poco da imparare perché il packaging utilizzato per la commercializzazione dei meloni retati, tutti targati Donnalia, sa il fatto suo.

Vincenzo Di Pasquale, responsabile commerciale dell'azienda, racconta: “Ne abbiamo fatto un punto di forza già da qualche anno e abbiamo visto che ci ripaga perché suscita molto interesse ed ha influito nel farci ritagliare una posizione importante sul mercato dei prodotti premium. Anche i buyer dell’ortofrutta, che già lo apprezzano visivamente, quando lo assaggiano non se ne pentono e difficilmente non procedono con l’acquisto”. 



Anche quest’anno quindi la confezione non cambia: sui meloni retati Red Falcon è apportato il grande bollino Donnalia e sono tenuti insieme dalla fascia in carta. Il tutto adagiato su un’elegante cassetta in cartone bianco con il marchio bene in evidenza.



La campagna del melone è iniziata una settimana fa per l’azienda di Delia, in provincia di Caltanissetta, che quest’anno conta di aumentare le superfici del 20%. “Il prodotto è eccezionale – spiega il responsabile commerciale a IFN - con un grado brix che va dal 15 al 17, e le aspettative sono alte. Fino al 23 aprile abbiamo avuto temperature basse, questo ha comportato una decina di giorni di ritardo nella maturazione, ma non dovrebbe influire sulle quantità produttive”.


Vincenzo e Angelo Di Pasquale

A livello commerciale si aspetta il bel tempo per aumentare i consumi, ma allo stesso tempo tra qualche settimana si teme un affollamento nella produzione: “Le quantità adesso cominciano ad esserci, ma da metà maggio potrebbe esserci un accavallamento con il melone mantovano. Sono prodotti diversi nel gusto – aggiunge Di Pasquale - ma la referenza è sempre quella e la moltitudine si fa sentire”.

I frutti vengono assorbiti al 90% dalla Gdo italiana e mercati all’ingrosso, il resto dall’estero. I prezzi all’origine al momento sono compresi in un range che va da 1 a 1,60 euro al chilogrammo. 

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