Limoni, l'Op Cai si allarga al biodinamico

Il presidente Scarcella: «Bio, vendite in aumento soprattutto nel mercato estero»

Limoni, l'Op Cai si allarga al biodinamico
Il limone biologico è una referenza che attira sempre più l’attenzione dei consumatori sui banchi dell’ortofrutta. Lo avverte anche Cai, l’Op Società Agricola Cooperativa Agricoltori Ionici di Messina, che da vent’anni investe nel biologico e prossimamente amplierà l’offerta puntando sul biodinamico.  

“Nelle ultime tre settimane, da fine marzo a oggi, i consumi sono aumentati - spiega Salvatore Scarcella, presidente della Cooperativa - Abbiamo avuto maggiori ordini perché la Grecia ha avuto rallentamenti a causa del maltempo, venendo colpita da grandinate e forti piogge. Anche la Spagna nelle ultime settimane ha subito danni. Questo ci ha sicuramente avvantaggiato, permettendoci di incrementare le vendite”.



“Ultimamente - prosegue Scarcella - stiamo vendendo molto all’estero, che rappresenta circa il 25-30% delle nostre vendite annuali Il principale mercato è la Germania, che vende i nostri prodotti in Gdo. Lì, le referenze principali solo il primofiore e il bianchetto, perché il verdello è poco conosciuto dal consumatore finale”. 

A livello produttivo attualmente il limone primofiore è in piena fase di raccolta. “Finiremo alla fine del mese di maggio. In termini commerciali, la campagna è partita a rilento, ma in linea con quelle degli anni passati, a parte il 2020 che è stata un’annata eccezionale per le vendite. Nelle ultime settimane però, il primofiore ci ha regalato molte soddisfazioni, anche più dello scorso anno, e soprattutto è andato bene all’estero”.
Tra un mese e mezzo inizierà invece la raccolta del bianchetto, che a fine giugno lascerà spazio al verdello. 



La cooperativa ha deciso di puntare anche sul biodinamico, che ha un mercato in crescita. “Un nostro socio conferitore ha acquistato un terreno per la produzione biodinamica al fine di ottenere la certificazione Demeter – aggiunge il presidente della Cooperativa-. Abbiamo deciso di allargarci a questo segmento sia perché crediamo molto alla sostenibilità ambientale, sia perché il mercato ce lo richiede. Durante i giorni di fiera a Berlino, infatti, abbiamo incontrato diversi operatori che propongono già limone certificato Demeter”.



L’Op si impegna a diminuire la propria impronta ambientale passando anche da una confezione più green, elemento sempre più preso in considerazione dai consumatori. “Usiamo reti con cellulosa compostabile, ma stiamo studiando di aggiungere la banda in carta riciclata. Tutti vogliono essere verdi dal punto di vista ambientale - conclude Scarcella - ma non sempre la scelta è sostenibile dal punto di vista economico. Stiamo cercando quindi un equilibrio per soddisfare al meglio il cliente”. 

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