«Imballaggi, ecco perché il legno ha una marcia in più»

Messina (Rilegno): «Materie prime, non siamo in emergenza. L'80% della produzione è italiana»

«Imballaggi, ecco perché il legno ha una marcia in più»
Una materia inesauribile e rinnovabile. Così definisce il legno il consigliere d’amministrazione del Consorzio Rilegno, Cosimo Messina. “Siamo arrivati a quasi 2 milioni di tonnellate di materiale raccolto e riciclato – spiega a IFN - e siamo in continua crescita. Il consorzio riesce molto bene nel chiudere l’anello di economia circolare del legno se si pensa che l’Unione Europea ha imposto come standard il 30% mentre il nostro consorzio ricicla il 65% di quanto gli viene conferito. Una volta riciclato, il 95% dell’imballaggio assume nuova vita come pannelli in fibra di legno utilizzati per gli arredi”. 



In ortofrutta il packaging in legno negli ultimi anni è sempre più gettonato. “Ci si è resi conto - spiega - che è maggiormente sostenibile di altri, mentre la materia prima da cui si ricava la plastica, il polistirolo o il cartone vive delle criticità. Quello che avviene con il legno – spiega Messina, vicepresidente di Assoimballaggi e amministratore di Fabbrica Imballaggi – è una trasformazione che non prevede l’aggiunta di additivi o sostanze chimiche. Perché la sostenibilità non va guardata solo nelle fasi finali, per lo smaltimento del prodotto, ma anche quando nasce. Analizzando tutto, si nota che il legno ha una marcia in più rispetto ad altre tipologie di imballaggio". 

La filiera del legno soffre di carenza di materia prima che ha fatto lievitare i prezzi negli ultimi due anni. In più, il conflitto ucraino ha inasprito le sofferenze. Ma per Cosimo Messina la situazione non è così drammatica.



“Non siamo in emergenza, perché l’80% dei materiali che utilizziamo per l’imballaggio ortofrutticolo e ittico - spiega Messina a IFN - proviene da tronchi di pioppo che si trovano soprattutto al nord Italia. Ora però stiamo cercando di allargarci anche al sud, organizzando un incontro con Molise e Sicilia per implementare le piante di pioppo anche al meridione. Siamo da sempre vocati alla sostenibilità e per questo vogliamo incrementare e sponsorizzare la piantumazione per ridurre l’impatto di anidride carbonica generata dal trasporto della materia”.



A preoccupare, come anticipato, non è tanto la guerra in Ucraina, nonostante la Federazione Europea dei Produttori di Imballaggio in Legno e Pallet (Fefpeb) dichiari che oltre 2,7 milioni di metri cubi di legname segato e 15 milioni di pallet sono stati esportati in Europa dall’Ucraina nel 2021 e circa 8 milioni di metri cubi di legname, invece, quelli provenienti da Russia e Bielorussia, attualmente fermi per le sanzioni. 

“Quello che abbiamo sentito di più – spiega il coordinatore del packaging ortofrutticolo di Assoimballaggi – sono i rincari energetici che ci hanno coinvolto già prima della fine dell’anno. Nel 2020 invece, a livello di produzione abbiamo lavorato di più perché essendo tutto fermo, durante i due mesi di lockdown non arrivava merce dall’estero e questo ci ha consentito di produrre più imballaggi”.


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