«Prezzi pomodoro, serve risalire la china»

Fortunato (Pachino Igp): «Dopo il fermo dei trasporti il mercato si è inceppato»

«Prezzi pomodoro, serve risalire la china»
C'è uno spartiacque nella campagna del pomodoro siciliano: il blocco dell'autotrasporto di fine febbraio. Da quel momento in poi, stando a quanto spiega a IFN Sebastiano Fortunato, presidente del Consorzio di Pachino Igp, qualche cosa si è inceppato.



"Fino a quel momento la commercializzazione del prodotto, pur con tanti stress sulla filiera produttiva, era soddisfacente. Dopo il fermo, però, abbiamo subito un'interruzione delle forniture e poi un calo di prezzo - rimarca Fortunato - Mediamente, per i prodotti più apprezzati, si è perso fino a un euro il chilo. Passata la fase concitata della protesta degli autotrasportatori ora si sta cercando di normalizzare il lavoro, ma è difficile, e anche sui prezzi è complicato riguadagnare posizioni".



Se il clima a inizio campagna non ha giocato a favore, ora il presidente del Consorzio spiega che il prodotto non manca. Ma i produttori sono concentrati nell'affrontare l'aumento dei costi produttivi. "Dalle plastiche alle concimazioni i rincari sono stati importanti, anche oltre il 50% su alcuni articoli - evidenzia Fortunato - Sui prezzi ci deve essere un segnale".



Il Consorzio del Pomodoro di Pachino sarà presente a Fruit Logistica nello stand della Regione Sicilia. "E' una vetrina importante, è la fiera di riferimento per l'ortofrutta - prosegue il presidente - Ci confronteremo con gli altri protagonisti della filiera su questi temi di grande attualità, cercando una strada per crescere assieme ai nostri clienti. Per noi è poi molto interessante l'aggiornamento sui mezzi tecnici e tecnologici per innovare i nostri impianti. Ci auguriamo che la Regione dia il suo sostegno per essere presente anche al Macfrut - conclude Sebastiano Fortunato - un altro appuntamento a cui non si può mancare".

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