Castagne, verso una legge di tutela del comparto

La proposta è approdata al Senato e prevede l'istituzione del tavolo di filiera

Castagne, verso una legge di tutela del comparto
Dopo l’approvazione da parte della commissione Agricoltura della Camera, è approdata anche al Senato la proposta di legge per tutelare la castanicoltura. Il progetto di legge vuole favorire interventi di recupero delle attività di coltivazione, di prevenzione dell’abbandono culturale, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale e della filiera produttiva.

La proposta di legge C.1650, composta da 17 articoli, al momento è in fase di esame nella commissione Agricoltura del Senato. I temi affrontati delimitano l’ambito di applicazione e le finalità del provvedimento includendo anche la definizione di castanicoltori, castagneti da frutto e da legno.



La proposta prevede l’istituzione, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, del Tavolo di filiera per la frutta in guscio, con compiti consultivi e di monitoraggio. I componenti del Tavolo durano in carica tre anni e ad essi non spettano compensi. Inoltre, nell'ambito del Tavolo vi dev’essere una specifica sezione relativa alla castanicoltura ed è costituito l'Osservatorio statistico, economico e di mercato permanente.

L'articolo 5 disciplina la possibilità per le regioni di istituire marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera dei prodotti castanicoli, d'intesa con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e nel rispetto della normativa dell'Unione europea. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha facoltà di proporre un marchio unico di qualità che le regioni possono adottare e favorisce la stipula di specifici protocolli e la redazione di disciplinari di coltivazione biologica o integrata sostenibile nell'ambito della filiera castanicola.



Il disegno di legge prevede che le regioni, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, siano chiamate a sviluppare almeno altri due centri che prevedano la conservazione per la premoltiplicazione (CCP) e la premoltiplicazione (CP) per il castagno Castanea sativa Mill.

È autorizzata una spesa pari ad 1 milione di euro a decorrere dal 2021 per progetti di ricerca e sviluppo nel settore castanicolo finalizzati all'innovazione dei modelli colturali e al miglioramento della competitività della filiera. Inoltre, al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) è concesso un contributo di 1.500.000 euro annui a decorrere dal 2021 per il finanziamento di progetti di ricerca multidisciplinari sulle emergenze fitosanitarie nel settore castanicolo.

Un altro aspetto prevede interventi di sostegno e valorizzazione della filiera castanicola e criteri di premialità nell'ambito del Piano di sviluppo rurale (PSR) e del Piano Strategico, in via prioritaria in favore delle associazioni, organizzazioni dei produttori castanicoli o Consorzi riconosciuti in base alla normativa nazionale e dell'Unione europea.



L'articolo 10 prevede modalità per l'individuazione di percorsi formativi, anche universitari in materie legate al mondo della castanicoltura. 
La proposta di legge vuole riconoscere anche la presenza storica del castagno sul territorio e valorizzare i prodotti locali per stimolare il turismo enogastronomico legato alle filiere dei prodotti non legnosi della castanicoltura.

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