Nuova aggregazione, nasce Frutta Friuli

Friulfruct e Friulkiwi uniscono le forze: numeri e progetti

Nuova aggregazione, nasce Frutta Friuli
Anche il Friuli imbocca la strada dell'aggregazione. Due cooperative frutticole hanno infatti scelto di unirsi e in estate ci sarà il battesimo della nuova cooperativa Frutta Friuli. A deciderlo le assemblee dei soci di Friulfruct di Spilimbergo e Friulkiwi di Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda.

Frutta Friuli, la cui attività partirà il 1 agosto, sarà la più grande cooperativa di frutticoltori del Friuli Venezia Giulia: 150 soci, 14 milioni di fatturato e 170 mila quintali di raccolto nel 2021, 600 ettari di frutteti e una ricaduta occupazionale sul territorio di una settantina di addetti.

I prodotti principali che caratterizzano l'offerta sono mele e kiwi, ma anche le ciliegie stanno crescendo di importanza. Frutta Friuli continuerà a mantenere la vocazione all'export delle due cooperative madri, ma anche il mercato interno sarà presidiato. L'aggregazione darà modo di continuare gli investimenti nelle nuove varietà, nonché l’ampliamento delle sedi di stoccaggio.



“La fusione - ha spiegato Livio Salvador, presidente di Friulfruct - fa seguito a un ragionamento iniziato già l’anno scorso sui presupposti di una collaborazione. Un ragionamento portato avanti con maturità e con la consapevolezza che le nuove sfide dei mercati hanno bisogno di aziende con dimensioni operative capaci di razionalizzare i costi e offrire maggiori prodotti. Abbiamo così superato logiche di campanile e deciso la fusione, che avviene, questo è il fatto importante da sottolineare, tra due realtà in grande salute e con ottime prospettive, le quali avrebbero anche potuto continuare sulle proprie gambe ma che così facendo allargano il loro raggio di azione futura e la capacità di programmare e investire”.

“Una scelta - ha aggiunto Juri Ganzini, presidente di Friulkiwi - nata per il bene del territorio e dei nostri soci, ai quali potremmo dare così più servizi. In questo modo potremo realizzare delle economie di scala davvero interessanti per la nostra nuova cooperativa, anche gestendo i dipendenti tra le due sedi in base ai picchi di lavoro dettati dalla stagionalità. Un elemento fondamentale, anche per dare prospettive professionali e invogliare gli addetti migliori, a fronte di un mercato del lavoro che invece non offre molta manodopera specializzata. Il tutto in un quadro internazionale in cui, da diversi mesi e ancora di più in questi ultimi giorni, le sfide non mancano: è proprio il caso di dire che l’unione fa la forza”.



“A livello commerciale ci presenteremo con un unico brand: Frutta Friuli - ha evidenziato Armando Paoli, direttore di Friulfruct, che con il collega di Friulkiwi Antonio Pittana sta predisponendo la struttura operativa post fusione - declinato in base alla tipologia di frutta. Mele e kiwi sono due prodotti che vengono venduti attraverso gli stessi canali di mercato e quindi ci rafforzeremo sia nella grande distribuzione italiana che all’estero. Grazie al rinnovamento dei frutteti e alla capacità di conservazione aumentata puntiamo nei prossimi anni ad arrivare a 300 mila quintali di frutta raccolta. Non operavamo nell’area russa, ma alcune tensioni, oltre all’aumento dei costi energetici e dei prodotti per l’agricoltura, potrebbero arrivare da competitor che dalla Russia ora vorranno vendere gli stessi prodotti nella nostra area di riferimento, che spazia dall’Europa occidentale ai Paesi Arabi fino al Nord e Sud America. Per questo una cooperativa unica e ancora più forte darà migliori risposte”.

Nella foto di apertura, a partire da sinistra Juri Ganzini, Livio Salvador e Armando Paoli
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