Aspal: «Stop speculazioni, stop alla guerra»

Aspal: «Stop speculazioni, stop alla guerra»
Arriva come un tuono a ciel sereno la vertenza dell'Associazione produttori agricoli del Lazio in merito alla grave situazione in cui si trovano le aziende agricole del Lazio e di tutta Italia. Secondo il presidente Giammatteo "oltre ai reiterati problemi del crollo dei prezzi al campo, che da anni costringe noi agricoltori a vendere i nostri prodotti agricoli ben al di sotto del relativo costo di produzione, adesso con le avversità atmosferiche degli ultimi anni, dovute a gelate primaverili, grandinate e venti forti, stiamo perdendo negli ultimi anni ingenti produzioni, soprattutto nel settore ortofrutticolo, che è sempre stato uno dei nostri comparti più fiorenti a livello europeo; sia a livello qualitativo che come quantità di prodotto, ed è sempre più difficile trovare assicurazioni e polizze assicurative accessibili per noi agricoltori, per mettere in copertura le nostre produzioni agricole".

"Di fronte a queste problematiche, mai affrontate con interesse e competenza dalla politica italiana in generale - aggiunge il presidente Aspal - ormai stiamo perdendo competitività nei mercati europei e mondiali, perché facciamo fatica a trovare anche manodopera qualificata per svolgere i vari lavori che servono quotidianamente in campagna, ed inoltre è sempre più costosa e piena di adempimenti l'assunzione di quei pochi braccianti che sono rìmasti in agricoltura. La ciliegina sulla torta, adesso è arrivata con la guerra in Ucraina, che ha contribuito a far lievitare i costi fissi di produzione: gasolio agricolo con un aumento del 50%, costi dell'energia oltre il 50%, costi dei fertilizzanti di oltre il 100%, costi dei fitofarmaci anch'essi aumentati di circa il 50%. Forse, chi di dovere, ancora non si è reso conto che il lavoro dell'agricoltore è fondamentale per sfamare i popoli del mondo, di conseguenza,se non si ritorna ad avere un diritto al cibo, ed al tempo stesso il dovere di produrlo, soprattutto in Italia, che è sempre stato un Paese europeo pieno di eccellenze, le conseguenze saranno inevitabili e irreversibili. Il messaggio dell'Apal Lazio alle istituzioni è chiaro:  incentivate e difendete la sovranità alimentare in ogni Paese europeo e non la guerra. Ma più nessuna guerra".

Fonte: Aspal Lazio