Asparago di Pernumia, la raccolta inizia in ritardo

L'azienda agricola Baraldo: «Incognita consumi. Domanda maggiore nel weekend»

Asparago di Pernumia, la raccolta inizia in ritardo
Dopo la nascita del consorzio che riunisce le aziende produttrici (clicca qui), i turioni degli asparagi di Pernumia hanno iniziato a fare capolino dal terreno e il 25 febbraio è partita la raccolta nei 52 ettari dell’azienda agricola Baraldo, sia per la varietà bianca che quella verde.

“La campagna di raccolta è iniziata in contemporanea per entrambi i tipi di asparagi, ma in ritardo di una decina di giorni – racconta a IFN Michele Baraldo, socio titolare – perché dicembre è stato particolarmente piovoso e ha influito nel ritardo della produzione”.



Sul commercio incombono diverse incognite date dal periodo che stiamo affrontando: “L’inflazione aumenta, la vita è più costosa – spiega - e di conseguenza bisogna vedere se i consumatori hanno voglia di spendere di più per mangiare l’asparago o se piuttosto sceglieranno le patate. Lo scorso anno, invece, siamo stati favoriti perché la gente era limitata negli spostamenti a causa della pandemia e con i ristoranti chiusi non faceva altro che cucinare".

Sul fronte del ritardo nella raccolta, questo non dovrebbe essere un problema secondo Baraldo "perché l’asparago si consuma principalmente nel periodo pasquale e quest’anno essendo Pasqua ‘alta’, il prodotto non mancherà ad aprile”.



“Per adesso – continua Michele Baraldo – la domanda è piatta. I mercati a inizio stagione sono euforici, ma notiamo che non c’è molto consumo fra settimana, è più una referenza da weekend”. Quest’anno Baraldo si è lasciato alle spalle il polistirolo per puntare su un packaging più sostenibile adottando cassette in carta 100% riciclabile per le punte da un chilogrammo. “La grammatura più richiesta – segnala – sono comunque i 500 grammi in mazzo o vaschetta”.



Il prezzo di inizio campagna è elevato: “Si aggira attorno ai 10/11 euro al kg perché ancora c’è poca merce disponibile ma nelle prossime settimane andrà a calare e speriamo che i consumi crescano all’aumentare del prodotto”.

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