Brassiche e radicchio, prezzi instabili e vendite a rilento

L'analisi di Bassano Agricola: «I rincari si fanno sentire, segnali positivi solo nei weekend»

Brassiche e radicchio, prezzi instabili e vendite a rilento
“Le quotazioni di brassiche e radicchio ora sono nella norma, dopo la dinamicità che ha caratterizzato il periodo delle feste, in cui i prezzi della verdura hanno fatto fuochi d’artificio”. A parlare è Matteo Torresan, dell’azienda Bassano Agricola di Rosà, in provincia di Vincenza, realtà che produce broccolo di Bassano, broccolo fiolaro, cavolo cappuccio a punta (cuore), cappuccio tondo, radicchio cicorino e cavolo nero.


“Questo è un classico periodo di frenata delle vendite, anche perché - continua Torresan - le famiglie sono in attesa di vedere i primi effetti degli aumenti delle bollette dell’energia elettrica e del gas avendo speso molto durante le feste. Storicamente queste settimane coincidono con un rallentamento delle vendite, ma quest’anno si sente di più. Ci aspettiamo quindi un nuovo incremento per la fine di febbraio e marzo.” 



Quest’anno, secondo l’azienda agricola vicentina attiva fin dal 1900, l’andamento dei prezzi del cavolo cappuccio non è stato in linea con le aspettative, poiché bisogna tener conto degli aumenti che gli attori della filiera stanno sostenendo quali carburanti, gas ed energia, sementi, concimi e fertilizzanti, trasporti, imballaggi e le materie prime di ogni genere.



La domanda discontinua di beni non permette una vera programmazione e per questo motivo si alternano momenti di forte aumento di prezzo a momenti di stagnazione. “In questo periodo – commenta il titolare di Bassano Agricola - i dati delle vendite evidenziano segnali con segno positivo nel weekend mentre i primi giorni della settimana restano sempre un’incognita. Sicuramente il consumatore non si sente agevolato e libero di uscire regolarmente anche a causa delle restrizioni vigenti. Si crea, quindi, una situazione generale di incertezza che non riusciamo a controllare e l’unica soluzione sembra essere quella di vivere alla giornata”. 



“Da una prospettiva di prezzo – continua il produttore - non possiamo dire di essere soddisfatti. Possiamo parlare di quotazioni alle stelle della merce, ma bisogna relativizzare quest’affermazione.  Purtroppo, non esiste un listino stagionale base con il quale si fissano dei prezzi minimi limite o dei valori di riferimento. Si preferisce considerare sempre lo storico anziché esaminare la realtà e i veri fattori che influenzano l’intera filiera. Questo momento di cambiamento deve essere uno spunto di riflessione con l’obiettivo di trovare il giusto equilibrio a partire dal produttore fino al consumatore finale riconoscendo il valore del lavoro di tutti”.



Bassano Agricola è dotata anche di un magazzino per lo stoccaggio e la lavorazione della merce che viene spedita ai centri di distribuzione della Gdo in tutto il nord Italia

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