Frutta a guscio, è finita la sbornia

L'analisi del 2021 col Monitor Ortofrutta: bene i prodotti servizio

Frutta a guscio, è finita la sbornia
È stata un’annata non facile per il reparto ortofrutta della Gdo ed anche il comparto di frutta e vegetali secchi non spicca nei risultati. Il totale categoria cresce di poco a valore (+1,3%) ed è quasi in pareggio a volume (+0,2%), con la sotto categoria dei legumi secchi e semi (con il 14% di quota sul totale) in forte perdita sia a valore (-8%) sia a volume (-10,3%). Tuttavia, l’insieme di prodotti più importanti, ovvero frutta secca ed essiccata con una quota dell’86% delle vendite, performa positivamente (+2,9% a valore e +4,5% a volume).


 
Isolando le vendite a valore per il totale frutta e vegetali secchi, è evidente la differenza delle vendite tra il Nord Ovest (+0,1%) ed il resto delle aree geografiche. Si riscontra la stessa tendenza dell’ortofrutta fresca: performance migliora mano a mano che si passa al Nord Est (+,15%), al Centro (+2,1%) e al Sud (+2,5%).


 
Analizzando i segmenti ad un livello ancora più fine, si nota come i trend positivi del totale frutta e vegetali secchi dipendono esclusivamente dalla frutta secca tal quale, che pesa per il 68% delle vendite e cresce del +3,6% a valore e del +6,2% a volume, con una calo del mix prezzi di 2,6 punti. Questo deriva anche da un aumento di vendite per le maxi confezioni, con un euro chilo più conveniente. Del resto, la sotto categoria frutta essiccata e disidratata (18% di quota) è sostanzialmente in pareggio, i semi (5% di quota) in lieve perdita, mentre i legumi secchi (9% di quota) in forte flessione.


 
Ma vediamo come si è comportata durante l’anno la sotto categoria più importante, ovvero la frutta secca: un primo trimestre da incorniciare con le vendite a volume che vanno addirittura in doppia cifra. Poi un secondo trimestre in calando, un terzo trimestre in ripresa, ma un fine anno debolmente positivo.


 
Chiudiamo con l’analisi dei principali insiemi di prodotto per la frutta secca, con il focus sui prodotti con e senza guscio. Rispetto ad un po' di mesi fa, in cui era palese un forte recupero della frutta secca con guscio, nel 2021 cresce solo il “senza guscio”.

Aumenta in primis l’insieme dei prodotti denominati con “altro” (+21% a valore) contenente tutte le referenze non comprese nei principali gruppi di prodotto. Crescono molto anche i mix senza guscio (+11%) a discapito di quelli con guscio che perdono in modo netto (-17%). Trend contrastanti anche per noci senza guscio (+6%) e con guscio (-10%), e mandorle senza e con guscio (rispettivamente +4% e -6%).

Sembra che nei consumi di frutta secca si stia tornando lentamente alle abitudini pre-covid, con i prodotti a più alto contenuto di servizio (mix e senza guscio) che recuperano il terreno perduto.



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