Ladri di arance acciuffati dai carabinieri

Ladri di arance acciuffati dai carabinieri
Nel quadro delle attività finalizzate al contrasto dei reati predatori nelle aree rurali, predisposte dal Comando Provinciale Carabinieri in linea con le direttive strategiche della Prefettura, i militari della Compagnia di Paternò hanno intensificato il numero dei servizi preventivi di controllo in concomitanza con il periodo di raccolta della produzione agrumicola.

In tale ambito i militari del Nucleo Radiomobile, transitando lungo la SS. 417 nella frazione paternese di Sferro, contrada “Bae di sotto” in particolare, hanno intravisto la luce dei fari di una Ford Focus SW che stranamente, vista l’ora, avanzava in una strada interpoderale. I militari si sono pertanto diretti verso quell’automobile per effettuare un controllo ma il suo conducente, anziché fermarsi alla vista dei lampeggianti della gazzella, ha inteso optare per una fuga il cui tentativo, però, è stato immediatamente annullato per l’immediato intervento dell’equipaggio dell’autoradio.

Ad un immediato controllo i militari hanno identificato gli occupanti in due pregiudicati catanesi di 32 e 46 anni, rinvenendo all’interno dell’abitacolo oltre 300 chilogrammi di arance appena rubate da un fondo agricolo che si trovava poco distante, nonché l’occorrente per la realizzazione dei raid: 71 chiavi per serratura di sicurezza, una smerigliatrice con 3 dischi per il taglio di metallo e tre caratteristiche “cammiseddi”, ossia delle camicie con apposite tasche per facilitare la raccolta degli agrumi. La refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario del fondo agricolo depredato, mentre i due uomini sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per ricettazione in concorso e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. I militari hanno inoltre denunciato un imprenditore belpassese per il medesimo reato di ricettazione in quanto quest’ultimo, nel campo agrumicolo adiacente la sua abitazione sita nell’immediato hinterland cittadino, è stato trovato in possesso di un costoso trattore di marca “Landini” risultato essere di provenienza furtiva.

Fonte: La Sicilia