«Costi in aumento, i Paesi Terzi ne possono approfittare»

Dalla Spagna i timori di Freshuelva. Ecco la lista dei rincari per i produttori di fragole

«Costi in aumento, i Paesi Terzi ne possono approfittare»
I consumatori vedono aumentare i prezzi al dettaglio, i produttori vedono erodere la loro marginalità. E per alcune referenze il rischio è di andare in perdita. La tensione sull'aumento dei costi produttivi - tema di grande attualità nel nostro Paese (clicca qui per leggere l'articolo di ieri) - travolge anche l'ortofrutta spagnola.

L'Associazione dei Produttori ed Esportatori della Fragola di Huelva, Freshuelva, è intervenuta per evidenziare le "gravi conseguenze" che il settore dei frutti rossi potrebbe riportare a causa dell'eccessivo aumento dei costi di produzione, tanto da rendere "molto difficile ottenere redditività durante la campagna".



Freshuelva ha precisato che i produttori quest'anno scoprono "di dover far fronte a costi che hanno raggiunto livelli quasi impossibili con aumenti del 20% nelle piante, del 150% nei fertilizzanti, del 33% nell'acqua o del 46% nella plastica, anche se gli aumenti ancora più importanti interessano il diesel utilizzato dai trattori (+73%) e l'elettricità (+270%). A ciò si aggiungono i costi del lavoro e socio-sanitari derivati ​​dalla pandemia, aumentati di quasi il 30% negli ultimi tre anni".

Ma se i prezzi dei prodotti alimentare al dettaglio aumentano, questi incrementi non sono distribuiti equamente lungo la filiera. "Gli agricoltori - ancora l'associazione - primo anello della filiera, vedono le loro perdite aumentare e in determinati momenti durante la campagna non coprono nemmeno i costi di produzione con le vendite”.



Per questo Freshuelva ha chiesto alle istituzioni "misure efficaci" per invertire questa situazione affinché "gli agricoltori abbiano prezzi che consentano loro di vivere dignitosamente del loro lavoro", mentre invita la grande distribuzione a "scommettere sui prodotti locali e su prezzi equi per produttori e consumatori”.

A questo punto, Freshuelva ha manifestato la sua "preoccupazione" che questa situazione di aumento dei costi possa essere sfruttata da "Paesi Terzi che vendono in Europa senza bisogno di pagare dazi e con costi di produzione molto inferiori, provocando una concorrenza sleale sui mercati".

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