Lotta alla cimice asiatica, i pannelli funzionano

Lotta alla cimice asiatica, i pannelli funzionano
Ormai da diversi anni la cimice asiatica si è insediata nell'alta langa piemontese danneggiando in particolare i produttori di nocciole. Difendere i frutti facendo ricorso alle tecniche di difesa tradizionali è complicato. Così il settore si è mosso per sperimentare nuove strategie “green” che, a quanto pare, stanno dando buoni risultati. E’ il caso dei pannelli che catturano l’insetto attraverso un diffusore di feromoni a lunga durata e la colla spray

“La maledetta Halyomorpha halys ci ha rovinato il raccolto per quattro anni. A noi e a tutto il territorio”. A raccontare la propria esperienza è Gian Franco Cavallotto, titolare dell’azienda agricola Altalanga in una intervista al Tgr Piemonte. L’imprenditore coltiva in biologico circa 50 ettari di noccioleti tra Cerreto Langhe, Feisoglio, Serravalle Langhe, Trezzo Tinella e Rodello. Su ogni ettaro, ha introdotto sul perimetro dei propri appezzamenti 4-5 pannelli (160 in totale). 

Il meccanismo è abbastanza facile: si fissano nel terreno due pali in legno, tra i quali viene steso un film estendibile da imballaggio. Si va poi successivamente a spruzzare una colla ed a introdurre un diffusore di feromoni. “Il risultato è stato eccellente, perché abbiamo catturato almeno il 95% delle cimici asiatiche. I feromoni che abbiamo utilizzato sono selettivi nei confronti di questo insetto. Non abbiamo trovato un’ape e questa è una cosa importantissima”.

Il sistema della cattura massale, "oltre a risolvere il problema del raccolto, non inquina l’ambiente. Quest'estate in Langa – ha concluso – sono state distribuite tonnellate di agrofarmaci su cui non esprimo nessun giudizio. Ma vi posso garantire che non era roba da bere”.

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