«Meteo impazzito, si chiude un anno nero»

«Meteo impazzito, si chiude un anno nero»
"Il 2021 che sta per concludersi sarà ricordato come l’anno nero per l’ortofrutta italiana colpita dagli effetti del meteo impazzito a causa dei cambiamenti climatici fra gelo, grandine, bombe d’acqua, tempeste di vento e siccità che hanno devastano campi, serre e raccolti. A questo si aggiunge l’aumento dei costi degli imballaggi e dei trasporti". È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo rispetto alla situazione di crisi che sta vivendo il comparto ortofrutticolo cuneese che conta numeri importanti. Il Piemonte rappresenta un importantissimo polo produttivo con 6 milioni di quintali di ortofrutta fresca prodotti all’anno - 4 milioni solo in provincia di Cuneo - per una superficie dedicata di oltre 50.000 ettari, di cui più di 30.000 cuneesi
 
Con le dovute differenze tra coltivazioni e specie, la sola Provincia di Cuneo rappresenta tra il 70 e l’85% della produzione frutticola di tutta la Regione. L’annata, però, in Piemonte è stata fortemente colpita dal maltempo, in particolare dalle gelate e dalla grandine, che ha causato perdite del 70% per albicocche e susine e anche fino al 100% per pesche e kiwi.
 
                 

“L’andamento climatico – spiega Roberto Moncalvo, delegato confederale Coldiretti Cuneo – ha fatto sì che ci sia stato un impatto fortemente negativo su tutto l’indotto frutticolo con manodopera pressoché azzerata e, di conseguenza, una netta perdita di reddito per le imprese e per le famiglie che solitamente in stagione potevano avere un lavoro assicurato proprio dalla raccolta della frutta. Alla luce dei continui e sempre più evidenti cambiamenti climatici unitamente ai diversi trend di consumi che si sono registrati per frutta e verdura dopo la pandemia con un tracollo delle vendite di prodotti freschi, è urgente mettere in cantiere concreti progetti di filiera che possano rilanciare sia la vendita del fresco sia implementare quella della quarta gamma”.
 
“La produzione ortofrutticola nella Granda – sottolinea Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – rappresenta un settore trainante dell’agricoltura regionale. Il solo comparto frutticolo cuneese ha una superficie di 14.000 ettari e 3.500 aziende che producono circa 618.177 tonnellate di frutta fresca per un fattura complessivo di oltre 260 milioni di euro (senza contare l’indotto), che fanno della nostra Provincia uno dei principali poli di produzione e condizionamento a livello nazionale ed europeo. Si pensi che la sola raccolta è in grado di fornire occupazione per più di 75.000 giornate lavorative tra il lavoro della famiglia agricola e quello subordinato dei collaboratori”.

Fonte: Ufficio stampa Coldiretti Cuneo